Che la Lazio sia piena di difetti, come tutti sappiamo del resto, è poco ma sicuro. Sarri non se l’è mai sentita calda, al contrario di tanti Fracazzodavelletri arrivati già coi trofei in tasca e non fa manco nulla per nasconderlo.
Il classico Toscanaccio che ti si presenta nel post partita ammettendo candidamente: "non so che cazzo sia l’indice di liquidità".
E in un mondo pieno di Fracazzodavelletri a cui più viene data corda più calcano la mano, MAU esprime il suo pensiero senza mai riuscire a dosarsi.
E così passa in un attimo a donarci meravigliose perle di trash.
La Lazio palesemente NON è una "squadraccia" da ottavo posto o giù di lì, ed è allucinante che continui a venir descritta come tale. Specie da persone che usano termini forti con leggerezza strumentalizzando pure il pensiero altrui.
Non è stato tremendo, non è stato assistere a quei terribili mental blackout in diretta, tipo quelli contro il Verona, il Bologna, il primo tempo con l’Udinese…
Quel secondo gollazzo dell’Inter era sicuramente evitabile, certo, ma stiamo parlando comunque della capolista e che dovevano fare di più, di grazia?
No, perché io ho sentito pronunciare frasi pesanti anche domenica sera, per fortuna ho letto in giro tanta comprensione in merito alla partita.
La verità è che nessuno può dire ad un altro per cosa possa incazzarsi e per cosa no.
Ma, se in buona fede (e sottolineo il ‘se’ perché magari per i profili FAKE non lo sono), il risultato a Milano lo accetti.
Perché chi sogna uno Scudetto, dovrebbe essere il primo a non incazzarsi.
Perché –vista la difesa, piaga de Formello random– sarebbero scattati tutti come molle, invece le reazioni sono state diesel.
Senza fomentarsi a vicenda e dando la netta impressione che l’incontenibile malcontento manifestato nell’ultimo periodo, soprattutto dopo la partita contro l’Empoli catalizzatrice perfetta d’odio, abbia finito per offuscare totalmente l’obiettività di giudizio di molti.
Non ho alcuna intenzione di mettere su il pippone moralizzatore, magari la mando in caciara per dire che tra i voli pindarici e la realtà delle cose, c’è una meravigliosa Terra di Mezzo. E -forse- abbiamo iniziato ad accettarla.
D’altro canto la Lazio è così, spesso ammazza le dinamiche interessanti e si perde con ardore in quelle superflue. Eh vabbè, ennesima occasione sprecata.
APPUNTI SPARSI
STRAKOSHA: il mio BEST.
HYSAJ: Mmmhhhh.
LUIZ FELIPE: Sai che me fido.
RADU: Proteggi tu!
MARUSIC: Senza infamia e senza lode.
MILINKOVIC: Due spanne sopra a tutti!
CATALDI: Non sei Leiva.
LEIVA: Più forte sulle rotule.
BASIC: Skri…Skr..Skriniarrrrrrrrrr
LUIS ALBERTO: Colpa della nebbia, ci siamo persi qualche magia. Lo siento Luis.
PEDRO: Ma te sei fermato?! Corri Pedrito, corri…
IMMOBILE: Almeno non sei rimasto immobile. Ciao Simo’.
ANDERSON: Lassali parla’, lassali parla’ tutti.
ZACCAGNI: Neanche Cana toccò mai punte di trash così stellari. Ti adoro.
Ma in tutto ciò chi mi preoccupa di più è l’indice di liquidità che di fronte alle espressioni difficilmente fraintendibili di Sarri, anziché regalare almeno una gioia, ci prepara all’inevitabile palo.
Tare hai fatto una grande dichiarazione, ne sei consapevole?
La linea difensiva sembra un pesce fuor d’acqua – eccetto rare eccezioni – floppa clamorosamente. Discorso diverso su Luiz Felipe, ma proprio per questo va protetto, senza se e senza ma.
E, beh… che ve lo dico a fare?!
La dirigenza, almeno al momento, se ne sbatte del calciomercato, letteralmente.
Tanto per regalarci travasi di bile ad oltranza.
Comunque, spero vivamente che questa stagione finisca più in fretta possibile perché, tra positivi-asl-difesa scazzata-gennaio, sono già discretamente provata. E dall’inizio di questo girone di ritorno, sono passate appena due giornate.
Simplemente, Xoxo.