Tra le mille problematiche tecniche ed opinioni ‘discutibili’ dei propri inviati, quest’anno tra le fila di DAZN c’è anche un certo Marco Paolo che fino allo scorso anno vestiva proprio la maglia biancoceleste.
Spesso e volentieri è stata proprio la sua l’opinione più obiettiva e corretta, e ciò si è verificato probabilmente anche ieri sera, quando dopo Udinese – Juventus si è lanciato in queste dichiarazioni:
“Buona risposta dell’Udinese dopo la partita di Verona, in cui comunque aveva creato ma era stata fragile dietro. Oggi contro una Lazio che ha attaccato, cercato la profondità, ha dato sostanza. Mancava Immobile, è vero. Ma gli attaccanti Anderson, Zaccagni, Cabral hanno fato fastidio”.
“Questa Lazio è come il Napoli di Sarri? Alcuni sprazzi di giocate ci sono, in questo momento vedo una crescita della compattezza della linea. Difesa, centrocampo, attacco si stanno muovendo in fase di non possesso come vuole lui. Il Napoli in questo era micidiale. Non è facile quando cambi allenatore, modo di lavorare, anche inserire concetti, preparare una partita dopo l’altra. E diventa ancora più complicato quando ti mancano dei giocatori. Negli ultimi 15/20 minuti ho visto un po’ di stanchezza della squadra”.
“Milinkovic l’ho visto acceso, motivato, attaccava la profondità. E’ un facilitatore, ha fatto tre o quattro azioni di suona. A volte si piace un po’ troppo e non riesce a riempire l’aria”.
“Molte squadre di vertice hanno perso punti, non so se sia un limite, ma ci vuole la capacità di riuscire a tenere la squadra sempre mentalmente al massimo. Gli allenatori che hanno perso punti non hanno mai vinto uno Scudetto”