MOMENTO CRINGE: Chi de speranza vive, disperato more. Cita un vecchio detto nazionalpopolare.
Ma questa partita per me è importantissima. Perché l’ultima volta che sono andata allo stadio, si giocava Lazio-Inter (16 febbraio 2020) e poi il mondo sembrò davvero stesse per fini’. 
Quante serate sorseggiando un mojto fatto in casa mentre pensavo a qualche solenne minchiata per un nuovo meme. 
Ma il mondo non è finito e due anni son passati. 

“Chi di speranza vive, disperato more”. Pure un mojto annacquato non scherza però!
Ed ecco che la Lazio arriva al bivio europeo. Qualcuno ironizza su Twitter, mentre gli altri, senza sbattersi troppo, si preparano a fare spallucce.
S’intende, non me ne può fregare di meno del trash che si è scatenato sui social, è giusto il mio istinto cringe che si diverte a crederci fino alla nausea. In fondo noi tifosi siamo tutti un po’ masochisti nell’animo e tra emozioni furibonde, siamo già al prossimo giro di giostra.
Di cui sarà interessante disquisire. 

Si respira un disagio così tracotante intorno all’universo Formelliano che persino l’utente medio che commenta sui social riuscirebbe ad estrapolarne con estrema facilità almeno cinque o sei blocchi ammazzabuonismo. 
C’è da dire che io ne ho proprio le balle piene di dichiarazioni trash che ci tocca sentire fin troppo spesso. Peccato che poi in tanti si facciano andare bene paraculate immense, perché, a volte, basta un titolo. Ma diamoci un taglio, e dai, per favooooreee!
Non ce la posso fare a farcela tra notizie impazzite su Luiz Felipe, ma qui siamo pronti a devastare tutti e non vediamo l’ora di camminare sui cadaveri altrui. 
E per il resto, a chi la volete dare a bere? E via all’ennesima pantomima a favore di social.


Gli uomini di Sarri hanno invece dimostrato di non cadere nel trappolone dello scazzo epico, quello lo hanno lasciato a Milano. 
Il tecnico toscano ha ricevuto risposte?
Di certo il mercato di gennaio è praticamente incommentabile, dopotutto non si può commentare ciò che non c’è. E, quindi, ti ritrovi a buttare nel calderone pure Cabral dopotutto Pedrito bello non ce sta, Cabral ragazzotto che forse da dire avrà qualcosa e I HOPE, a reggere in difesa come puoi perché, quello che passa il convento, è Kamenovic.
Ed in questo vuoto cosmico dove imprecare sembra l’unica roba sensata, la Lazio decide di giocare col cuore.

CREDERCI SEMPRE ARRENDERSI MAI.
 «Spero di tornare presto in campo, sto facendo tutto il possibile. L’infortunio è arrivato in un momento in cui mi sentivo molto bene, sono molto dispiaciuto». Lazzari ha detto.
Sicuramente non ci sarà lo squalificato Zaccagni.

Del resto…Non temete, dei siparietti cringe mica ce ne libereremo così facilmente. 
Non solo Vedat Muriqi. Anche Denis Vavro sta brillando nella sua nuova avventura. Il difensore è stato infatti eletto man of the match dopo la gara contro l’Odense Boldklub e si è preso il Copenaghen. Il Copenaghen si prenderà lui? Lo scopriremo solo vivendo….intanto via alla caccia del meme fantastico e dove trovarlo.
Ci rimangono pur sempre le vicissitudini di Mou con le “telefonate”. 
No, non temete, come andrà a finire, in bene o in male, di cringe e disagio dilagante ne è pieno il mondo e figuriamoci quanto ce la possiamo spassare!

E per tutto il resto:
PROBABILI FORMAZIONI

Non ci sarà Pedro, fermato da un infortunio, ma Sarri ritrova Ciro Immobile: l’attaccante aveva saltato la trasferta in Portogallo per influenza, ma adesso è pronto a riprendere un posto al centro del reparto offensivo. Per il resto sarà la Lazio messo in campo nella versione migliore per poter ribaltare la situazione di svantaggio. In porta piena fiducia a Strakosha, accompagnato da Marusic e Radu sulle fasce e Patric e Luiz Felipe al centro, apparsi in ombra nella scorsa partita. Il centrocampo girerà come sempre attorno a Milinkovic-Savic, Lucas Leiva e Luis Alberto, mentre in avanti Felipe Anderson e Cabral faranno da supporto all’unica punta Immobile.

Lazio (4-3-3): Strakosha, Marusic, Luiz Felipe, Patric, Radu; Milinkovic-Savic, Lucas Leiva, Luis Alberto; Felipe Anderson, Immobile, Cabral.


CREDERCI SEMPRE, ARRENDERSI MAI.
Simplemente, Xoxo.

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