Quando hanno ufficializzato che l’allenatore sarebbe stato Maurizio Sarri dopo l’epilogo della trash/telenovela “Inzaghi il clacson” e dopo un’attesa pari ad parto gemellare, ho temuto che l’effetto “Lotito” avrebbe potuto nuocere al nuovo tecnico.
MAU sembrava aver particolarmente entusiasmato la piazza facendo guadagnare consensi pure al patron capitolino e, invece, porca miseria, un mercato così esiguo non ha fatto altro che rendere ancora più impietoso l’inevitabile sfogo sui social. Almeno per buona parte della stagione in corso.

Se non fosse per le solite scelte scellerate di mercato, tutti si sarebbero accorti agli albori che Sarri per la Lazio è semplicemente PER-FET-TO. È ciò di cui avevamo bisogno. Privo di qualsiasi stucchevole servilismo e capace di rispondere con la giusta sincerità su argomenti che per loro natura sono un macigno epico (tipo la lite con Luis Alberto e tutto il pollaio generato in seguito).

E da agosto si fece dicembre.
Annunciata la firma su un rinnovo prescioloso con tanto di fanfara, Natale sembra lo stesso lontano quattro anni.
Il contratto del tecnico toscano non si è mai mosso dalla scrivania di Lotito.
Contano i fatti e le chiacchiere stanno a zero, un chiaro segnale di sospensione della trattativa?

Due giorni fa la questione è tornata sotto i riflettori.
Voci di corridoio assicurano che la love story tra Maurizio Sarri e la Lazio dovrebbe proseguire senza problemi anche nella prossima stagione. 
Il patron capitolino gli ha accordato massima fiducia, MAU comunque continua a chiedere almeno 6 rinforzi in estate, ma al momento ci sarebbe un altro intoppo per concludere il tutto.
Come riportato da Il Messaggero, infatti, la firma sul rinnovo non sarebbe arrivata per questioni legate al bilancio. Lotito sta aspettando l’approvazione della semestrale per valutare ulteriormente il futuro della panchina.

Il messaggio è chiaro: per affrontare un calendario fitto fitto, serve una panchina all’altezza. 
Perché ecco, su alcuni colpi di mercato mi sa che potevano lavorarci un po’ meglio. 
E non tanto perché “ma chi li conosce?“ è oramai il leitmotiv di coloro che, dopo -quasi- un ventennio, ancora non l’hanno capito che Harry Kane non atterra a Fiumicino.

Il profilo perfect-match per Igli Tare? Chi ha bisogno di rilanciare una carriera ormai appannata o chi non ne ha ancora una e spera così di costruirsela.
Ma va detto che non è certo il grado di popolarità di cui godono i calciatori a determinare quante soddisfazioni saranno capaci di regalarci. 
Sul tavolo verde non è sempre Natale e non è sempre Luis Alberto la carta che ti viene servita, anzi, in svariate occasioni più che altro è gente come Akpa/Vavro/Kamenovic eccetera eccetera.

L’unico che sembra essere all’altezza di far ragionare Lotito ad ampio spettro, è proprio SARRI che a ‘sto giro è già diventato il mio eroe.  
Nonostante sia tra le più grandi SARRI-ADDICTED, devo ammettere che abbiamo vissuto momenti di trash galattico.
Spesso gli 11 in campo non sono riusciti ad ingranare tra una valanga di reti subite e qualche bordata molto poco soft. 
Ma io mica sono preoccupata eh, io sono terrorizzata per i commenti social che mi dovrò puppare all’infinito. 

Contro il Venezia s’è pure vinto, però io mica lo so se gliela farò a reggere il furente disagio tracotante di alcune affermazioni che, ad occhio e croce, sono più impegnative di Lotito stesso.

Del resto…
Nell’attesa che questo eterno solito parto gemellare del PROLUNGAMENTO O NON PROLUNGAMENTO QUESTO È IL DILEMMA, penso a Sarri con scenari futuri PAZZESCHI. 
E nella mia testa so’ più PAZZESCHI di Federico Fashion Style che te fa bionda come la Marylin.
Sperando che a volare sia la Lazio e non certo gli stracci. 
IN MAU I TRUST.

Simplemente, Xoxo.

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