“Ci stiamo guardando intorno”, così ha esordito l’agente di Acerbi lunedì al quotidiano Il Tempo.

Vi dirò, io la seguo come la solita telenovela, stessa dinamica spremuta fino all’osso, stesso teatrino.
Sta diventando troppo la versione 2022 di Stefan De Vrij. 
Quindi mi faccio andar bene tutto e prendo tali siparietti per quello che sono; clamorosamente trash e poco ricchi di hype. 

Se volete fare le dichiarazioni ad effetto, che poi seguano i fatti.
In pratica questi stanno lì, da oltre due mesi, parlando di addio ed è tutto così spudoratamente enfatico che io devo proprio mandare giù travasi di bile la prima di commentare.
E mi va pure bene, in fondo è calciomercato, che le cose siano vere o meno, non cambia nulla nella mia esistenza, continuerò a dormire poco e male come faccio da una vita.
Ma leggere di gente che va cercando vittime e carnefici quando si tratta semplicemente di SCAZZI RANDOM, mi genera mestizia.

Personalmente non ho nulla contro Acerbi, il gesto verso i tifosi non mi ha turbata, capisco quelle reazioni che spesso mi faccio andare bene con Luis Alberto, capisco pienamente il solito il trappolone: espirimere emotività incontrollabile che viene percepita all’ esterno come supponenza.
Ha reagito così perché quando girano le palle, si è cafoni. PUNTO.
Tra l’altro, ai miei occhi, si era sempre confermato un calciatore con cazzimma e costanza.

Ero in controtendenza, in minoranza in mezzo ad un sacco di gente che non lo sopporta già da mo’.
Ma adesso che pure lui ha alzato il pollaio lo gradisco poco.
Il baraccume intorno ai contratti lo gradisco molto poco.

E la suspense sull’esito finale di questa milionesima querelle, è pari alla suspense che provano i telespettatori de “La Pupa e il secchione show”.

Come ho già avuto modo di dire, l’Acerbi cazzuto, aggressive e spaccone l’avevo elogiato mille volte, ma non ero curiosa di vedere il suo volto più inedito. Ovvero, quello che sta emergendo fuori in questo momento.
E voglio pensare che ci sia altro oltre l’affermazione del suo procuratore.
Aggiungiamoci le sue performance non proprio impeccabili nel corso della stagione, infortuni e partite ad MINCHIAM, me lo rendono credibile quanto il matrimonio di Pamela Prati con Mark Caltagirone. 

Non sta sfruttando la situazione nel modo migliore e a livello di immagine, non so quanto ne stia guadagnando.
Anche il momento non è quello più tranquillo .
In una disperata rincorsa all’Europa League dopo un 5 posto buttato via malamente al derby, il difensore che si dice pronto a cambiare aria come riportato dall’agente al Tempo, è oggettivamente un’ uscita di cattivo gusto. 
Avoglia a rigirare la frittata, avoglia a dire poi che non abbiamo capito le buone intenzioni.

Sarà un’altra supercazzola?

Manco a sto giro verdremo sloggiare qualcuno?
Di contratto, mercato, indice di liquidità e Francesco Acerbi, per ogni cosa c’è un tempo giusto: giugno.

E’ un macigno, film già visto, cioè basta, non se ne può più. 
Perché il confine tra approfondire una news con informazione laddove ce n’è poca e farlo diventare gossip spicciolo-social-acchiappa like è sottile, e siamo lì lì per superarlo.
Parleremo, forse, del modo assolutamente inelegante con cui sfanculerà la Lazio e gli anni di contratto….semmai, a cose concluse però.

Del resto mi taccio perché i siparietti beceri tra titoloni/quotidiani/radio/ Fracazzodavelletri, baraccume protratto per mesi, non credo riuscirò mai a digerirli.
Allora, se dovesse regalarci anche solo un decimo dell’isteria che ha regalato Stefanone De Vrij costringendo Lotito ad intervenire sul mercato PESANTEMENTE, ci basterà per essergli riconoscenti…

Simplemente, Xoxo 

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