Forse non esiste il diavolo; è solo Dio quando è ubriaco. (Tom Waits)
Non è che io normalmente mi senta poi così TRANQUI quando commento una partita della Lazio, ma quest’anno penso si siano raggiunti livelli di trash talmente sfacciati che quasi non mi sento una cogli@na a pensare di poterla sfangare contro il Milan.
Dopotutto il Diavolo fa le pentole e non fa i coperchi.
E non sto fingendo di provare a crederci, pure se la classifica mi lascia un po’ l’amaro in bocca.
Come ho già avuto modo di dire, non siamo scemi, sappiamo che gli scivoloni in campionato sono buona parte della sua totalità, però tante volte ho pensato; sforzatevi un minimo, applicatevi giusto un’anticchia.
Questo è il mood aspettando Pioli: fatele bene le cose e c@zz@!
Perché una sconfitta imbarazzante -ANOTHER- come quella in Coppa Italia (9 febbraio, 4-0) anche no.
Io vi giuro, spesso, ho sentito l’irrefrenabile impulso di sospendere l’abbonamento DAZN e rimuovere l’app anche dal tablet.
Che poi, vi dirò, pensare che si possa passare da bellezza a niente cosmico è quasi la visione più ottimistica per chi la ammira.
Perché se si ci dovessimo fermare davvero ai momenti di nonsense, agli scazzi random, vorrebbe dire che la problematica è ben più grande.
In questo mare di disagio, al quale sono stati dedicati più di metà articoli post Torino, gli SCAZZI con pregi e difetti, sono una goccia di carattere in una novantina di minuti di ozio.
Ora, capiamoci, voglio essere onesta: La Lazio ha un’infinità di imperfezioni, ci sono tante cose che non mi piacciono e penso che alcune problematiche andrebbero affrontate DAVVERO, ma ho trovato in molte occasioni spropositate le perculate sui social.
Ed il fatto che io difenda a spada tratta Luiz Felipe non vuol dire che gli condono ogni minchiata commessa in questi anni, but, di fronte a tanto accanimento io sto dalla sua.
LA CONFERENCE? NO, PLEASE
Chissà se Sarri riuscirà a tirar fuori la vena mordace e ringhiosa.
La Conference League al momento non la auguro manco al mio peggiore nemico.
Ho bisogno della scossa, del trash e non del mood perennemente lagnoso che fa molto “ha da passa’ ‘a nottata”.
Una volta può essere andata male, un’altra volta può essere che abbiamo frainteso, poi però serve un MATCH-SCUSATECI-PER-LA-FIGURA-DE-MIERDA-PRECEDENTE a questa tifoseria che le scuse le pretende. Sul campo.
Ai nuovi ingressi annunciati e alla “rivoluzione estiva” non ci casco, però sono solo prevenuta e temprata da anni di perculate da parte di Tare.
I’m Sorry, so’ diventata scettica pure io ultima dei romantici. (Scusa Kekko dei Modà, ma l’ultima romantica ero io).
Spero che King Ciro e MILINKOVIC THE GREAT ci facciano fare almeno due risate, ci regalino una punta di gioia gaudio.
Da vera trash-addicted confido sempre in Luis Alberto.
E spero – COL CUORE – che Luiz Felipe si dia un senso rivelando, magari, qualche retroscena inerente al contratto che possa un attimo sviare l’attenzione e portarla sul solito “duo baracca”.
Chi vuol capire capisca e qui mi taccio.
Il buonismo stucchevole mi indispettisce nonostante sia così fan di Luiz-Pipe-Milinkovic che non stupirebbero fanpage improvvise del tipo PipeReDElMundo, al netto di tutto però, preferirò sempre la sincera imperfezione alle orride messinscene recitate davanti ai microfoni da smaniosi commedianti.
“L’imperfezione è bellezza, la pazzia è genialità, ed è meglio essere assolutamente ridicoli che assolutamente noiosi.” Marilyn Monroe
Simplemente, Xoxo.