Vi giuro, faccio fatica a scrivere un commento sulle parole di Claudio Lotito
“La stabilità c’è, al di la di tutte le stupidaggini che vengono scritte. La Lazio non ha problemi di nessuna natura. L’unica cosa positiva è che io sono il pungiball della tifoseria, mi fa piacere almeno sanno con chi sfogarsi”.
Perché per la prima volta, dopo diversi giorni, faccio fatica a parlare di fuffa e per la prima volta, lo ammetto, il tempo mi è volato e sono arrivata alla fine del campionato senza maledire nessuno.
E se avete voglia di commentare anche solo trequarti delle minchiate apparse sul web e cioè gli arabi che starebbero per comprare la Lazio, continuate a darvi delle arie che fuori sta scaldando di brutto.
Che Iddio, o chi per lui, vi mandi down la connessione. Almeno per 48 ore.
Raga’, dobbiamo dircelo chiaramente (semi-cit), questa stagione non è obiettivamente né un successo e né un fallimento, mi dispiace per i profili fake fomentatori di emozioni furibonde, ma è stata stracolma di hype maggiore rispetto allo scorso anno.
Raga’, dobbiamo dircelo chiaramente, il rischio del torneo mappazzone – Conference League – ci sta.
Un macigno epico fino all’ultimo scampolo di campionato.
Esiste un mondo bellissimo pure fuori dalla Champions e l’Europa League, giusto?
Possiamo dire quello che vogliamo, possiamo dire che non ce ne frega una mazza, che “vade retro”, ma intanto, almeno parlo per me, ho capito c he anche la Conference fa brodo.
SARRI SALVÒ IL SOLDATO PATRIC
E’ proprio la sindrome del “figlio della serva”.
Quel calciatore coi piedi fucilati e bistrattatissimo che quando è in campo, però, non riesci a non guardarlo.
Io così con Patric e, non me ne voglia Acerbi, ma il punto forte della difesa quest’anno è stato GABARRON, fatto così surreale oltre i confini del grottesco.
Perché nel suo essere così sfacciatamente trash diveniva, almeno per me, divertente.
Era talmente pieno di cazzimma da sembrare tutto fuorché una inutile pip*a.
A me i giocatori pieni di cazzimma non infastidiscono, a loro non frega nulla, vogliono solo portare a casa le partitelle oneste in santa pace e mi fanno sorridere.
E se non dovesse rinnovare, mi mancherà pure, vi dirò.
La mia sensazione, comunque, è che tutto fosse partito come un copione perché le lamentele di Sarri sul calciomercato, Lotito lo hanno sfiorato solo di striscio, sfiorato ma non toccato.
Ora, lui troverà il modo di rigirare a suo favore questa situazione magari calcando sulla parte di vittima.
Ma penso pure che adesso gli toccherà reinventarsi del tutto il ruolo del Presidente che è stato caratterizzato al 70% dalle polemiche dei tifosi.
Nulla mi toglie dalla testa che non abbia ancora riflettuto sul discorso di Sarri e sul progetto di crescita, con annessa Europa nel caso.
Sennò col caiser ci sarebbero 7 calciatori in scadenza di contratto, una difesa smantellata ed una porta, momentaneamente, priva di portiere.
Magari mi sbaglio, eh, chissà.
Che poi, se volessimo fare i pignoli, tecnicamente servirebbero 7 titolari ed altrettanti panchinari.
Ma la Lazio non ha alcun problema, lo affrerma Claudio.
Come dicevo, comunque, adesso c’è da reinventare, mi auguro davvero Sarri possa vedere un cambiamento in positivo anche perché, per me, fare peggio di quanto ha fatto a gennaio è davvero difficile tra Cabral e tesseramento di Kamenovic.
Ma un po’ tutta la situazione a Formello ha sempre avuto nel calciomercato un momento centrale. Vediamo che ne verrà fuori, vediamo se alla fine sarà il solito teatrino ad offuscare le “intuizioni de Tare” o se sono loro che si offuscano da sole perché sono semplicemente fuffa.
Ho un’unpopular idea nel senso che, da eterna credulona, voglio concedere a tutti il beneficio del dubbio. Pure a Muriqi.
Ho definito più volte questo modus operandi della società insano, tossico per l’ambiente, ma ho ascoltato Sarri in questi mesi e le premesse per la prossima stagione non mi sono sembrate malaccio.
Molti dicono che Lotito non abbia mai davvero cambiato rotta, certo, dopo la sessione invernale le parole del patron biancoceleste puzzano, così come puzza la fantomatica totale inversione del suo trend.
PARAGRAFO BASIC
Apro una piccola parentesi visto che è ora di tirar le somme su questo o quello.
Basic non c’ha mai fatti parlare, è poco spettacolare e spesso questo può rappresentare un vantaggio.
Da un eccesso di scetticismo, alle aspettative altissime.
Mi dissocio completamente da coloro che lo definirono un Milinkovic ancora grezzo, anche mero raga’, anche meno, vi imploro.
Però chi se ne frega se non mi ha fatto impazzire, mi sento buona e una chance gliela voglio dare lo stesso.
Tanto abbiamo ancora mesi per poterlo mandare a fanc*lo tramite social.
Scherzi a parte, che volete, sono una persona semplice, a me basta che Luis Alberto faccia due smorfie e vado a dormire contenta.
Qui però non possiamo distrarci un attimo perché la corsa all’Europa League continuerà fino all’ultimo minuto e gli stracci che farà volare Mourinho pure.
Simplemente, Xoxo.