Bello l’attacco unanime contro Pepe Reina. Una meravigliosa levata di trash che, ovviamente, non ho mai condiviso.

Punto primo; sicuramente ha avuto le sue colpe, per un’uscita della peggior specie, alcune parate da mozzarellaro e magari avrà pure perso l’ultimo capello su quella testa meravigliosamente simmetrica.
Ok, ha sicuramente qualche responsabilità, massacrarlo scientemente sui social VI PREGO anche meno, raga’. 
Va bene esprimere dissenso, però tutto questo CRINGE mi fa pensare che forse qualcuno dovrebbe smetterla di sbattersi per sputtanarlo clamorosamente sui social.
Per visibilità, per like o una combo delle due fa lo stesso.

Non c’è nessun -nella prima parte della mia vita ho usato tanto la testa, ora voglio usare il cuore- che tenga e provo ad usare la ragione.

La questione legata allo spagnolo pare chiara: Strakosha ha salutato e Reina resterà coi gradi di secondo. Con la qualificazione in Europa League, infatti, è scattato il rinnovo automatico.

Dopo mesi di indiscrezioni su un suo probabile addio, Il Corriere dello Sport aveva fatto chiarezza e poi sono arrivate le parole del giocatore:
«Credo che giocherò per un altro anno, che è quello che mi è rimasto di contratto. Penso sarà l’ultimo. Il ventiquattresimo da professionista e chiuderò così. Certo, nel calcio non si può mai sapere, ma in linea di massima l’idea è quella. Voglio provare a fare l’allenatore e il corso inizierà a settembre del prossimo anno. I tempi sono giusti».

La questione è facile da spiegare.
Un ragazzone appena quarantenne che non ha abbattuto il più classico dei cliché Formelliani.
Vi dirò, sono contenta che Pepe rimanga un altro anno perché, al netto della mia personale simpatia, mi sembrava la decisione più logica: investire su un titolare e tenersi un secondo d’esperienza.

 È tutto molto semplice, tutto molto scontato. 
Unica nota stonata, onestamente, è aver aspettato davvero qualcosa in più sul mercato e rendersi conto già da mo’ che la società continuerà sulla linea della parsimonia molesta.

Cioè, ‘nsomma, non vorrei ritrovarmi Fortuna Wallace a Formello.

Per me, comunque, non è stata una sorpresa perché ho sempre pensato, detto e scritto che, a mio avviso, i pali biancocelesti avrebbero viaggiato alla velocità di unico titolare con poco ricircolo. Prevedibile per tutti all’unanimità, come già avvenuto nel passato.

È stata fatta la scelta più ‘facile’ o quantomeno quella più ‘popolare’ dal momento che a livello di gradimento, commenti social, un nuovo estremo difensore al posto di Strakosha era l’ipotesi che godeva di maggior sostegno rispetto al botolamento di Pepe Reina.
E, guardando al passato, è andata pure di lusso calcolando che ci siamo sciroppati Vargic come secondo. O Guido Guerrieri
Gente che ha pascolato per anni a Formello senza mai riuscire a…..

Tuttavia, tutte chiacchiere inutili le nostre perché alla fine l’aspettativa è niente rispetto alla sessione estiva di calciomercato.
Il saluto di Strakosha dà solo il là, il via, un via certamente molto intenso alle suggestioni (Cragno già te vojo bbbbeneeee) ma poi, as usual, tutta la partita la gioca Tare.

Io, onestamente, penso che Pepe ed una buona “prima scelta” – dipende dalla prima sceta- insieme potrebbero funzionare. 

Note a piè di pagina…
Ho elogiato la maturità dello spagnolo, ma ciò non toglie che ha 40 anni ed io ho la lacrima troppo facile.
E vorrei smetterla, quindi PEP-ONE tvb però vedete che potete fa’ , grazie.

Io a REINA ho augurato le migliori cose ma poco prima che Strakosha uscisse dal campo, mi sono accorta che la porta biancoceleste era proprio quello che stavo vedendo a fine partita: il vuoto cosmico.

Al posto di Tare lavorerei con più sale sulla coda e meno autostima serenissima, poi vedesse un po’ lui, eh.

Simplemente, Xoxo.

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