Nella ventennale recente storia della Lazio, c’era il classico tormentone delle scommesse a lungo – lunghissimo- termine. Ragazzini giovanissimi di cui si parlava un gran bene per una settimana e poi restavano un libro aperto senza il finale.
A questo giro, invece, è andata esattamente al contrario.
Da buona conoscitrice della tradizione Formelliana, non mi sarei affatto stupita se Luka Romero e Raul Moro fossero stati quotati talmente poco che nemmeno i bookmakers più navigati c’avessero puntato un nichelino.
Il fururo dei due “baby” è senza alcun dubbio argomento di discussione in casa Lazio. Come sottolineato da Il Tempo, dovrebbero far parte delle rotazioni, la sensazione però è che la spunterà soltanto uno. Perché tra Felipe Anderson, Zaccagni, Pedro e il nuovo arrivato Cancellieri, la batteria degli esterni pare esser completa.
Due giovani e due percorsi diversi.
Uno piena rampa di lancio, l’altro invece, sembra essere più defilato.
Ma se Romero ha dimostrato di saper andare oltre alle tempeste ormonali tipiche della sua età e sta tirando fuori il suo meglio, a lasciarmi un po’ perplessa è Moro, che io avrei giurato sarebbe diventato titolare nel giro di una stagione, però il suo percorso si è sgonfiato come un Sofficino Findus cucinato al microonde.
La cattiveria agonistica che Luka (Romero) mette su ogni singola giocata, ne fa un Must e tutti siamo in modalità LOVE.
A quasi un anno di distanza dal suo arrivo Sarri lo ha finalmente messo nel progetto promettendogli, come si mormora, un posto da co-titolare con Felipe Anderson?
Sul fronte Raul (Moro), au contrarie, per tutto il mese di luglio, si era parlato di prestito. La concorrenza sulle fasce è troppo agguerrita e il talento spagnolo rischia di non trovare spazio.
In tutta onestà, a me Luka era piaciuto fin dall’inizio. Sbruffone nell’animo, esageratamente arrogante, “rabonava” in totale scioltezza, tra i due era indubbiamente quello che vedevo più stimolante e meno prevedibile.
Moro mi aveva convinta
la prima che lo avevo visto, luglio 2020 contro la Juventus, poi un pochino meno,
ma alla fine della fiera ha 19 anni scarsi. E il tempo lo aiuterà di certo, ecco.
La mia LOVE è andata a Romero. Me lo aspetto pregno di talento e ignoranza calcistica 2.0, un predestinato a regalare la giusta dose di trash.
Marusic, Zaccagni, Cataldi, tutti pronti a puntare sulla stronzagine e la cattiveria di un ragazzino col carattere da “grande”.
Pure Moro non mi dispiace perché, sotto quella corazza da bamboccetto, è evidente ci sia un animo umile con tanto spirito di abnegazione e sinceramente interessato a migliorarsi.
Ma non mi aspetto sia lui la scelta ed è proprio in virtù di quello che il mister dice di cercare: divertimento e “fame”.
È questo presupposto che mi frega, perché Romero mi sembra più adatto a ricoprire il ruolo.
Bando alle mie preferenze personali, vada avanti colui che davvero farà bene perché, potranno avere tutti i difetti del mondo, ma che so’ giovani con tanto potenziale da esprimere è proprio palese, ecco. E sono pure carucci!
Buona ferragosto e che il trash sia sempre con noi… Insieme al condizionatore!
Simplemente, Xoxo.