Maurizio Sarri ha parlato nel post partita di Lazio-Napoli.
«Mi sembra ci sia poco da commentare. E c’era un fallo anche sul primo gol del Napoli: Kim ha spinto Luis Alberto. Non so se era partita la palla, ma l’arbitro doveva comunque richiamare e far ripartire l’azione. O sono scarsi o la seconda ipotesi era preoccupante. Nell’era del Var ciò non è accettabile. E poi è da contro il Bologna che vengono ammoniti solo nostri giocatori.
Se avesse arbitrato a parti invertite sarei stato molto contento, è normale che Spalletti sia contento. Differenze con la Samp? Non lo so, la violenza del contatto la deve valutare l’arbitro. Ma c’è poco da valutare, è una palese cazzata dell’arbitro. Il Var è stato inventato per questo. Io se fossi il presidente domani vorrei un confronto immediato con Rocchi.
Non si può andare avanti così. Rocchi deve intervenire. Mario Rui lo guarda anche. Prima lo guarda e poi alza il gomito. C’è un gomito sul mento, non scherziamo. Una cazzata è una cazzata. Se il var non interviene non sta facendo il suo lavoro. Non è una spintina, è un colpo in faccia. C’è un palese errore dell’arbitro. Non va valutata l’entità, il Var deve intervenire sennò che ci sta a fare?
Si può parlare anche del gol sull’angolo, chiaro fallo di Kim su Luis Alberto, tutte e due le mani le aveva addosso e non permetteva di andare sulla palla, se la palla era partita dovevano interrompere e ricominciare e viceversa. In ogni caso ha fatto una cazzata. Il rigore mi verrebbe di dire che è uno scarso, ma uno scarso lo dà, è un episodio inquietante.
Che quest’anno noi stiamo sui coglioni all’arbitro è palese. Ce lo hanno detto anche dopo il Bologna. Siamo una delle squadre meno fallose della Serie A. Siamo usciti con tutti ammoniti noi, inquietante la direzione arbitrale e quella del Var. Il Napoli è una grande squadra e può vincere con chiunque, poteva vincere lo stesso. Siamo diventati troppo attendisti dopo il gol preso, gli episodi che ci hanno condizionato il risultato hanno dei responsabili palesi. Rocchi deve intervenire. Se avesse arbitrato a parti invertite sarei stato molto contento, è normale che Spalletti sia contento. Differenze con la Samp? Non lo so, la violenza del contatto la deve valutare l’arbitro. Ma c’è poco da valutare, è una palese cazzata dell’arbitro.
Nella parte finale del secondo tempo siamo venuti fuori dal momento di difficoltà. Abbiamo iniziato un percorso per arrivare al livello del Napoli. Alla fine però potevamo pareggiarlo e, per come abbiamo perso c’è un pizzico di rabbia.
Ho fatto poco turnover perché volevo dare un’identità e rodare i meccanismi. Una volta fatto questo era facile per gli altri entrare. Poi comunque con i cinque cambi il minutaggio diminuisce. Ora comunque, con le partite ravvicinate, ci saranno dei cambi.
Si sta giocando a temperature alte e quindi la stanchezza si sente di più. Il gol nei primi minuti ci ha tolto l’iniziativa e siamo diventati più attendisti.
Stiamo lavorando in buon clima. Ovviamente non si possono vincere tutte le partite. Il lavoro però sta venendo fuori, perché ce la stiamo giocando alla pari anche con le più forti. Penso che il divario si stia assottigliando.
Napoli? Mi ha fatto impressione non vedere Mertens e Insigne. Comunque ho bellissimi ricordi, a parte quando Ancelotti è stato presentato senza dirmi nulla.
Ci siamo abbassati, abbiamo fatto prendere campo al Napoli e poi diventa dura. Il baricentro era basso e non riuscivamo a coprire la palla. Il Napoli è una squadra forte e si può perdere in qualsiasi modo ma non si può fare a meno di prendere in considerazione gli episodi. Dopo il 2-1 la squadra mi è piaciuta, ha preso coraggio e credo che il divario con le big si è accorciato.
Se avesse arbitrato a parti invertire, sarei molto contento anche io come Spalletti. Normale sia felice dell’arbitraggio. Un gomito in faccia e un piede su un piede: palese cazzata».