Dicono che gli errori degli arbitri cor tempo se compensano. Allora dico: fate presto.
(Carlo Mazzone)
Menomale, sarà da almeno un paio d’anni, se non di più , che non mi appassiono realmente all’Europa League e la seguo un po’ per il trash e un po’ perché è comunque la Lazio, perché se davvero mi fossi appassionata credendo nella finale, la bile mi sarebbe salita fino al cuoio capelluto.
Ma quanto è insopportabile la sindrome PERENNE che vige “torneo figlio della serva”, oggi mi trovo a parlare di una partita ben diversa da quelle precedenti. Un esempio? Ben diversa da quella contro il Midtjylland, forse la cazzata più grave in decenni di Europa League, per il modo in cui è stata affrontata la partita, con zero tensione, zero tutto, per il messaggio che ha rischiato di passare.
Io, personalmente, non sono per la pubblica gogna, mi sembra evidente che ieri sera l’atteggiamento mentale era ben diverso da quello in Danimarca, che i biancocelesti avessero reali intenzioni di dare alla partita il peso che effettivamente aveva e mi sembra evidente che, checché ne dicano in tanti, il match sia stato inficiato dalle leggerezze arbitrali.
“Arbitro non all’altezza di questo livello, la partita era molto corretta e l’arbitro l’ha fatta innervosire. Ne abbiamo fatto le spese noi, la squadra non ha sofferto neanche tanto. Quindi bella prestazione a livello caratteriale ma dispiace per il risultato”
Sarri nel post partita.
Ha usato parole con vero significato, apro parentesi: vi sia ben chiaro che, nonostante l’ennesimo messaggio tremendo che alcuni hanno cercato di far passare sui social, qui la stragrande maggioranza non ha parlato della Lazio in maniera offensiva.
Questo ci tengo a sottolinearlo.
Dicevo che per quanto mi riguarda, l’espulsione di Lazzari non bastava e non avanzava, non serve aggiungere né togliere altro.
Appunto uno: Detto questo, però, tra la bruttissima figura fatta in terra danese e il buttarla in caciara cercando quasi di sminuire il tutto, ce ne passa.
Onestamente, ho trovato fuori luogo sia l’atteggiamento esageratamente benevolo con tanto de fiori di Sanremo e l’accanimento, purtroppo ho letto sul webbe, verso Cancellieri pora stellazza.
E qui scatta il fastidio.
Si sarà comunque beccato una mega lavata di testa, ma ha l’unica colpa di non essere il vice Immobile.
E con questo non inizio il mio solito pippone moralizzatore!
Appunto due: Armato di sguardo truce, non si arrende alla prima moina del difensore avversario. Roba che dovrebbe prendersi 30 secondi di pausa per perculare la mosceria dei compagni, ogniqualvolta dovesse servire.. Siate tutti Pedro. Sempre. PEDRO il migliore della serata.
BASIC, molto deludente, senza carisma, un pesce fuor d’acqua.
Appunto tre: Figli e figliastri. Campionato ed Europa League.
E’ questo il mood, campionato che è troppo importante per permettere che la Lazio venga sbattuta fuori dalla zona Champions e di conseguenza, si minimizzano i risultati poco felici in campo internazionale.
Troppo importante davvero il campionato per dire che i modesti risultati nel Gruppo F non solo non vanno condannati, ma quasi avallati.
Mi spiace per il risultato, però non riesco ad incazzarmi.
E poi ci sta già Mourihno che è tutto il trash di cui ho bisogno . Già da qui sento il terrore scorrere nelle vene di molti.
Più passano le giornate, più mi trovo ad apprezzare Romagnoli e Provedel.
Che si vinca o meno è irrilevante, più che altro mi auguro che questa stagione in corso possa rilanciare davvero la difesa biancoceleste tra le migliori della Serie A perché, a mio avviso, è molto più valida di un buon 90% delle altre strapagate.
In conclusione… Con la vocazione al trash non ci si nasce. Non ci sono balle che tengano. Il trash è cosa bona e giusta, finché non si annega nel solito “European Style Disagy” . Citofonare Midtjylland per la conferma…. (e non vorrei sentirli risponde ‘)
Simplemente, Xoxo.