Oggi sono in modalità LOVE vi avviso subito, anche se il mio stato LOVE non piacerà proprio a tutti. Ecco, l’ho detto.
Dopotutto è stato Natale pure per me …
Partiamo dal primo punto : Che PATRIC non sia un top player lo so, gli occhi ce l’ho e, quindi, nessun “misunderstanding“.
Sempre meglio dei vari Durmisi/Wallace/Hoedt… ma va pure precisato che tante volte abbiamo assistito ad una sfilata di elementi così imbarazzanti che mille volte GABARRON. E a mani basse, per giunta.
Se tornassi indietro gli recriminerei anch’io le stesse colpe che in tanti gli hanno strillato dietro per anni, il morso a Donati mi regalò sì quel trash di cui ho bisogno, però….
Sono arrivata alla conclusione che il calcio non è solo l’abisso tra CAMPIONI E P*PPONI, spesso gli abissi sono pure due, ma esistono giocatori che piacciono ed altri meno.
Lo stesso sono convinta che il tempo abbia AMPIAMENTE dimostrato, spesso e volentieri, che le prime impressioni siano la cosa più sbagliata del mondo.
Patric è rinato con Sarri dopo le difficoltà nella linea a 3 di Simone Inzaghi, si è imposto come leader della difesa a 4 sotto la scrupolosa guida del tecnico toscano.
I numeri certificano una crescita esponenziale.
Lo spagnolo ha giocato nella maggior parte delle partite, ha collezionato 9 presenze, per un totale di 754 minuti. É stato scelto nell’11 iniziale in 9 presenze, su 15 giornate.
Esegue 56 passaggi ogni partita con una percentuale di passaggi completati del 87%.
Era quel calciatore indefinito, quello che chiamavano “jolly” perché -Non è né carne né pesce- pareva brutto.
Riconoscergli il carattere è un atto DOVEROSO a parer mio ed è comunque poco al confronto con lo SCEMPIO che ho letto in giro sui social.
Ho ancora davanti agli occhi i commenti di gente sbraitava “non vali niente“.
E se non ci sono scuse che tengano di fronte a tanto immotivato livore, figuriamoci delle NON scuse.
Ho notato una certa parzialità nel perdonare il piccolo scivolone ad alcuni e meno ad altri che magari stanno un po’ sulle balls.
Sarà che io, invece, ho simpatie così evidenti che provare a nasconderle nemmeno mi interessa e forse quando uno mi sta “simpatico”, tendo a sminuire le boiate definendole semplicemente Trash degno di questo nome.
Con semplicità ammetto di amare “certi giocatori” .
E la pluralità delle percezioni è la cosa che davvero ci rende unici.
Esiste poi una forma di obiettività universale che mi fa dire che non si è sempre comportato in modo corretto e certamente ha regalato momenti imbarazzanti, ma è altrettanto vero che sta ripagando squisitamente la fiducia accordata da Sarri.
No, perché a me alla fine non me ne sbatte una mazza del nome sulla maglia, ADORO ADORO ADORO lo spirito di abnegazione. E il trash.
E che PATRIC sia un sano dispensatore di trash.
L’aggressività con cui tanta gente si è scagliata sui social appresa la notizia del prolungamento, non era sicuramente in merito alla sua persona, ma al ruolo che occupa all’interno dell’universo Formelliano.
E continuo a reputarlo comunque smisurato.
Primo, perché quel livore manco fosse un killer e secondo perché le minch*ate le fanno tutti, chi più chi meno.
E lì dentro parecchi, in media.
Cioè, è quasi un ventennio che ci puppiamo le “intuizioni” di Tare.
Forse dovremmo amarli TUTTI. Indistintamente, proprio.
Intanto, mi porto avanti ed inizio a fare gli auguri per il nuovo anno, perchè per il nuovo anno servono DAVVERO gli auguri.
Vi faccio gli auguri per il potenziale litigioso ai veglioni in famiglia dove, ogni parola, può essere percepita come un pericoloso riferimento ad ogni possibile increscioso avvenimento del passato. Auguri pe’ scongiura’ che i tortellini non diventino gommosi o che l’albero non dia fuoco all’intero palazzo pe’ le lucette prese dai cinesi…..
Simplemente, Xoxo.