Mammamia, oh!
E che agonia è stata.
Sì , lo so, è da mesi che il 99% dei laziali con cui parlavo mi ripetevano la stessa cosa, brevemente riassumibile in un conciso: “sarà un altro gennaio di merda“.
Allora, chiariamo subito che io quotavo almeno l’arrivo di qualcuno che, oltre a rendere sostanzialmente meno poracciata la sessione invernale, avrebbe regalato un po’ di insperato consenso.
Insomma, in assenza di “personaggi trash ” è stato necessario concentrarsi sul passato e in quanto a passato, direi che il trash non manca.
E lo so che adesso sarebbe carino concentrarsi solo sulle cose belle e cercare di essere più buoni come a Natale… ma io non posso , e non posso perché ricordo nomi altisonanti come Kakuta (2014) e Bisevac (2016) . Tanto per citarne due.
La svogliatezza di Claudio Lotito e la poca propensione a mettere sul tavolo qualche milioncino, nel corso degli anni portò a Formello i fantasmi, gli acciaccati e quelli arrivati agli ultimi scampoli di carriera. Postiga (2014) insegna.
E poi ancora tornando indietro al 2012, Emiliano Alfaro. Attaccante? Non è dato saperlo, perché nella sua parentesi romana il giocatore si è solamente intravisto.
“Ex” calciatori a tutti gli effetti.
Poco pagare e poco valere, questa è la regola che dovrebbe essere scritta sulla pietra perché, se per evitare la figuraccia di quelli che lasciano il tavolo a mani vuote, prendi il primo Kakuta che passa, allora meglio tenerli in tasca due soldi.
E chi non ricorda nel 2008 la trattativa intensa al freddo e al gelo per Rolando Bianchi?
Un diritto di riscatto altissimo per uno che da gennaio a fine campionato fece praticamente quasi nulla.
In inverno cade l’appuntamento di mezza stagione, anche senza troppe speranze o pretese.
Solita filosofia del tutto fa brodo.
Vendere è l’imperativo, acquistare un po’ meno.
Nel 2013, la Lazio di Petkovic era seconda in classifica, arrivano Pereirinha e Sasha.
E poi ancora arriva Mauricio e nessuno nel 2017.
Una piccola sveglia, nel gennaio delle mancate riparazioni, ci fu nel 2018 e 2019 con i colpi Caceres dimenticato da Inzaghi e Romulo, i due sudamericani non furono sufficienti per la qualificazione in Champions League.
Vi sblocco un ricordo : Musacchio. Scomparso completamente dai radar dopo neanche un mese, la leggenda narra sia ancora a Formello.
Il 2022 trascorse con la solita suggestione Miranchuk. Alla fine arrivò Cabral, con annesso tesseramento di Kamenovic.
E mentre noi sognavo il grande colpo – OLIVIER GIROUD -, siamo andati ripetutamente incontro al grande FLOP.
Comunque anche in occasione della rincorsa ai grandi obiettivi, non ci hanno fatto mancare il momento ‘TOP poraccio‘ che inesorabilmente arrivava alle ore 20:00 del 31 gennaio.
No, ragazzi, ma che ansia incredibile!
Cioè ma vi rendete conto che abbiamo resistito per un ventennio stoicamente a mesi e mesi e mesi e mesi di trash-social no stop?
Bene, visto il passato tocca riversare le nostre speranze sul futuro. Sempre.
Ma del resto fare peggio di prima, sarebbe praticamente impossibile….
Simplemente, Xoxo.