Se qualcuno mi chiedesse la definizione di “cringe becero“, risponderei consigliandogli leggere i commenti sui social pervenuti prima di Napoli – Lazio.
Sbaglio o è stato il momento della stagione più ASSOLUTO e meno imbarazzante?
E dire che ce ne sono state parecchie di cose belle; la vittoria contro Inter, Atalanta (all’andata), Roma e Milan.
Ce ne sono state altre completamente prive di senso, eppure a ‘sto giro, la Lazio si è proprio superata, eh.
Come commentare il risultato più paradossale, se non in modo paradossale?
Perché, penso, qualcuno me lo dovrà spiegare il senso di cicciare fuori il pareggiotto col Verona, la sconfitta a Lecce e poi VECINO fuori dal cilindro dopo averlo ampiamente ignorato per mesi.
La Lazio, oggi, è in tendenza su Twitter.
E pensa’ che di solito lo è sopratutto quando il finale non è molto “happy”.
E invece no, Sarri le BIG SURPRISE pare le nasconda, come se godesse sadicamente a distruggere un qualsivoglia hype degli avversari.
Due considerazioni…
– Solo ‘na cosa: che finimondo!
– Cartellino a Patric, ma serio?
– Non era sicuramente la vera felicità, ma ce so’ andata VECINO
– Il migliore in campo, per me, sarà sempre MAURIZIO SARRI .
Ciò a cui abbiamo assistito ieri, era atteso con niente emozione come la copia di mille riassunti già letti, buttato nella tristezza infinita e col pronostico di un risultato avvilente.
In pochi s’erano sbattuti nell’ottimismo, ben lontani dai tempi dei pollai e strilloni che furono.
Questa è la degna conclusione di un match che fa rumore, che pompa a bestia il morale, iniziato in sordina con una noiosissima telecronaca monografica sul Napoli probabile vincitore del Titolo Nazionale.
La partita andava giocata così: difendendo elegantemente, con cervello e senza emozioni furibonde.
Mi sono cappottata sul divano in un agognato “vaffa” liberatorio.
Alla fine, comunque, nonostante le stronzate che leggo di continuo, Sarri sembra in completa LOVE con l’universo Formelliano, anche se il percorso che conduce alla zona Champions è stato, a tratti, poco appassionante. Colpa della CONFERENCE, forse, non so.
Ieri sera, però, io ho visto l’unico barlume di lucidità e sarà il tempo a darmi ragione o meno.
Ps, ma quanto era caruccetto Pellegrini a bordo campo?! Sarò l’unica che abbocca, o forse una delle poche che ha capito, ma ho visto un momento sincero. Perciò, Mauri’ fagliela ‘sta grazia. Che qui la tesi del botolamento programmato sta diventando quotata.
Boh, tra profili (fake) che dispensano odio random, una crema per tirare su il culo, tisane drenanti, davvero non mi stupisco più della mole di cazzate che mi tocca leggere su Facebook.
Tutto il resto è una sequela stucchevole, un elenco di improperi imbarazzanti e, sinceramente, scansabili.
In conclusione, credo che Spaletti possa piangere co’ ‘n occhio. Ecco.
Del resto, raga’, “Buonanotte amore” è bellissimo, ma “La Lazio ha vinto ar Maradona” e mica scherza.
Nel frattempo mi limito ad attendere con impazienza nuove vette di trash che solo con la Conference i social sanno raggiungere.
E non potrò aspettare più de tanto. I’M WAITING FOR…..
Baci baci, Xoxo.