Solo 60 secondi di PEDRONE on fire per salvare un minimo barlume di lucidità sotto porta in questa partita assurdamente priva di appeal, oh!

Se ci volevano far rimpiangere L’EUROPA LEAGUE già al secondo turno, direi che ci sono riusciti alla grande.
E se chi ben comincia è a metà dell’opera, a ‘sto giro ci sarà da provare la solita ansietta.

Ebbene sì. Ieri la CONFERENCE è entrata nel vivo a pochi giorni da Vecino che aveva riacceso quel sorriso che un po’ si era spento.
Perché “l’appetito vien mangiando“. Non faceva una piega, insomma. Fino a ieri, almeno.

E la parte migliore della gara, è stata lo stridio delle unghie sugli specchi nel solito pre-partita di Igli Tare:

“È una competizione internazionale e vogliamo rappresentare l’Italia nel miglior modo possibile. Abbiamo grande rispetto per il nostro avversario ma nessun timore. Due mesi fa nell’amichevole contro l’Atalanta hanno vinto, è una squadra con grande qualità soprattutto in avanti con giocatori che ti possono mettere in difficoltà in qualsiasi momento. Dobbiamo cercare di fare un ottimo risultato per ipotecare il passaggio del turno in vista del ritorno in Olanda“.

CONSIDERAZIONI….

  • Sia ben chiaro, io non ho NULLA contro Maximiano. Niente, zero, nada de nada.
    Ma siamo onesti, dai. Mi mancava Provedel. E con irrecuperabile scarto.
  • E per fortuna che c’era almeno Luis Alberto, a cercare di cambiare il messaggio sbagliatissimo che stava passando. Perché iniziavo a perdere le speranze. Pazzo come ‘n cavallo, grande come pochi.
  • Felipe Anderson che manco il tempo di spronare i compagni pervaso dalla cazzimma, che s’è preso il palo pure.

Che poi vogliamo parlare del risultato finale di tutto ‘sto casino?

È la cosa più tremendamente cringe.

E sapete perché non è divertente?
Perché avoglia a coronarie che salteranno e bestemmioni in libertà.

Facciamoci coraggio, raga’, che qua il trash becero sta appena ri-cominciando.

Baci baci, Xoxo.

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