Capite perché trovo la presenza di gente come MAURIZIO SARRI assolutamente essenziale nell’universo Formelliano?

S’era raggiunto, negli anni, un tale livello di trash che qualcuno capace di fiutare le sòle da 10 chilometri di distanza e di rimettere ordine, è di vitale importanza là dentro.
Un adeguato contraltare al cringe nudo e crudo.

Così come Lotito ci aveva messo ben poco a ridimensionare le aspettative, Sarri c’aveva proprio visto lungo, altroché.

L’impronta del tecnico toscano non ha trasformato solo il modo di giocare, ma soprattutto quello della società.

QUALCOSA È CAMBIATO
L’addio di Tare non ha spiazzato Lotito, non lo ha lasciato schokkobasito.
Strano, non fu così nel 2018 quando Igli ricevette la chiamata di Maldini per il Milan. E neppure tre anni fa quando l’Eintracht Francoforte aveva offerto all’ex diesse della Lazio un contratto d’oro di cinque anni e carta bianca sul mercato.
In queste due occasioni il patron capitolino fece l’impossibile per convincerlo a restare.

Sarà che praticamente dall’arrivo di MAURIZIO –allenatore con la verve da menager, l’anti yes-man per eccellenza– il presidente si preparava alla vera rivoluzione?

Ma con che caspita di coraggio qualcuno puntava il dito contro il nostro “eroe“?
Nel giro di un anno appena, Sarri è passato dal “grasso che cola” ad ottenere il secondo posto in classifica.

Per carità, prendere sbandate ci sta, accorgersi che qualche giocatore non è adatto pure. Ma lasciarsi completamente travolgere dalle INTUIZIONI DE TARE, come era stato per tutti i suoi predecessori, è proprio un altro discorso.

E pensare a quanto ci marciava Igli a precisare spocchiosamente il “potenziale inespresso“, quando, in verità, era ben di peggio.
Muriqi fin troppo educato…. Ad esempio.

NUOVI SCENARI E DOVE TROVARLI
Lotito ha due soluzioni pronte in casa.

La prima è incaricare DS Angelo Fabiani, romano, classe 1961. Gli aveva affidato la Primavera e la Lazio Women un anno fa promuovendo Enrico, suo figlio, come direttore generale del settore giovanile biancoceleste. Alberto Bianchi, ex difensore di D, C e B, uomo fidato di Fabiani, da qualche mese è diventato il responsabile del settore giovanile.

Nell’ultima estate il mercato è stato condotto per gran parte dal format Lotito-Sarri.

Una seconda ipotesi porta all’assegnazione di nuovi ruoli al segretario generale, Armando Calveri. Anni fa si è diplomato DS a Coverciano.

La questione si fa abbastanza intrigata visto che la nomina di un DS deve essere inserita nella richiesta di Licenza Uefa.

La Lazio intanto assomiglia sempre più al al proprio mister.
L’addio di Tare può spingere anche Peruzzi a tornare da club manager.

Sarri non si è sperticato in proclama, non ha fatto promesse, però non c’ha mai inondati di conferenze stampa cringe.
Sbaglio?

La missione non era semplice: farsi ascoltare dal patron capitolino, instaurare un rapporto sincero e di stima.
Il tecnico toscano ha costretto la società a stravolgere principi, mentalità e soprattutto modus operandi.

Sarà proprio il mister l’ispiratore degli acquisti, lo coadiuverà il fido Gianni Picchioni, in ballo per diventare responsabile scouting.
O due hanno già presentato a Lotito una lista di più di dieci nomi di mercato.

Momentaneamente non stiamo sguazzando nel trash.
Sicuramente SARRI è meno imbarazzante rispetto a coloro che lo hanno preceduto, su questo non ci piove, però non fa manco i miracoli. Eddai, su.

Saremo pochi, saremo strani, ma ci siamo anche noialtri che Maurizio lo ringraziamo pure per averci fatto scansare un gran fosso senza inutili perdite di tempo.

Poi non lo so, eh…

Baci baci, Xoxo.

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