Comincio a commentare dicendo che oggi, ogni ragazzo mediamente coordinato, può considerarsi un calciatore dal valore stimato approssimativamente intorno ai 10 milioni.
Il “bufalometro” dovrebbe cominciare ad accendersi quando l’asticella cala al di sotto dei 5.
Sono stati presi per il culo parecchi giocatori agli esordi, anche discreti se vogliamo, accolti nella sfiducia più totalLY.
Non è questione di simpatia o antipatia.
E’ solamente che, la dirigenza -presentando soggetti mediamente imbarazzanti- ha attirato negli anni scetticismo.
Se facessi un bilancio dell’ultimo decennio, beh, al netto di tutto è più facile trovarsi davanti l’ EPIC FAIL piuttosto che il campioncino.
Sono i fatti a parlare, i numeri, la matematica Formelliana.
In questi giorni non c’è né pace e né tranquillità.
Troppa mancanza di pace e tranquillità, direi.
Così poca pace e tranquillità che mi stavo annoiando, a parte le solite fake rimbalzate da una parte all’altra tanto per scassarci i maroni. Detto alla francese.
Quale momento migliore, dunque, per lanciare le prime appassionati trashate?
Ladies and gentlemen, apro il capitolo con Marcos Antonio, 23 anni, brasiliano, centrocampista che arrivò dallo Shakhtar Donetsk appena un annetto fa.
Una sessione di calciomercato che ha l’imperativo di diventare più HOT dell’anticiclone soprattutto sulla questione delle uscite.
Tra chi torna dai prestiti, Primavera in cerca di identità e chi non ha convinto il mister, raga‘, so’ tanti!
Tra coloro in cerca di una nuova chance in giro per il globo, c’è anche il buon Marcos.
O almeno così si diceva fino ad un mesetto fa.
Delicato il discorso intorno a lui.
Chiaromoci, forse nella storia delle sòle non parliamo dell’ultimo scarparo al mondo, anzi.
La qualità tecnica non è in discussione, ma i limiti fisici non lo rendono idoneo all’idea di Sarri che pretendeva un mediano alla LEIVA.
Ad Auronzo però, il calciatore è diventato protagonista nel fine settimana, ahinoi, per un motivo che manco meriterebbe due secondi di striscio nel 2023.
La Lazio si è schierata al suo fianco quando, venerdì 21 lugllio quando, su Twitter è apparso un post discriminatorio ad opera di uno pseudo tifoso : “ormai prossima cessione di Marcos Antonio ,torneremo ad avere una rosa senza giocatori di colore”.
Particolarmente apprezzate, da parte della società, le parole che lo stesso centrocampista aveva risposto all’autore del post:
“È incredibile e inaccettabile che al giorno d’oggi dobbiamo ancora leggere questo tipo di situazione. Quindi sappi che non mi scuoterai affatto. La mia testa sarà sempre alta e desiderosa di lottare contro queste assurdità”.
Comunque torniamo all’universo Formelliano, ovvero l’unico contesto in cui i giocatori dovrebbero essere protagonisti.
Il classe 2000 aveva aperto alla possibilità di lasciare la capitale con l’ richiesta di andare altrove ma solamente in prestito.
Era stato presentato con la megalomane visione di TARE aka LEIVA BIS, ma già alla sua prima presenza s’era capito l’abisso che separava i due.
E se Lucas era bravo a seminare devastazione in campo sdraiando pure un moscerino, Marcos era più dinamico, ma….
In questa sua prima stagione biancoceleste non è riuscito a confermare le aspettative che gli si erano create intorno.
Inserito nella lista dei partenti perché non rientra più nei piani di Sarri.
O almeno così si mormorò un giorno di giugno.
Il brasiliano, nonostante la consapevolezza di quel che è stato il suo primo anno a Formello, sui social si è mostrato determinato.
Con una story che lo ritraeva in palestra, aveva specificato: “L’obiettivo è essere migliore di ieri e non essere migliore di chiunque altro. Andiamo”.
La cosa che più mi spezza in questa telenovela poco acclamata delle “Intuizioni de Tare” , sono alcuni tifosi che vomitano astio sui social e calciatori giovani, vengono buttati in mezzo ai peggiori teatrini.
E con sdegno, pure. Come se ne fossero parte integrante.
Che IGLI ci abbia marciato ampiamente per anni su acquisti posticci, è cosa nota. Ma ho come l’impressione che la situazione vada a discapito di chiunque ne sia coinvolto.
Al momento dell’annuncio su Marcos Antonio, era abbastanza oggettivo che qualcuno si era sbattuto per creare hype.
E, onestamente, la missione era fallita sul nascere.
Perché tra tutti gli scenari che si potevano aprire al suo ingresso, quello che lo vedeva come l’ennesimo bluff, era sicuramente il più quotato.
Ma che mi frega, tanto so già che andrà avanti il trash, l’estate passata tra rozzi catfight e picchi di baraccume indimenticabili.
Abbiamo altri mesi da riempire, urgono nuove idee.
Comunque lo devo confessare: posto che le INTUIZIONI DE TARE mi risultavano affidabili quanto l’oroscopo di Paolo Fox, io a ‘sto MARCOS non riesco volergli male.
Anzi, mi pare pure un bravo ragazzo.
Siate magnanimi e concedetemelo, su.
Almeno per quell’aura buonista che mi sono cucita addosso e che mi impedisce di prendere la minima posizione per le prossime ore.
Ma da quando quest’aura me la scrollerò, tornerò a fregarmene di tutti e dire ciò che penso anche quando costa la perdita dei consensi.
Baci baci, Xoxo 💋