Due cose sono certe nella vita: il calciomercato e le tasse. Disse un giorno il vecchio saggio.
Ma forse per il calciomercato abbiamo trovato una soluzione.

Che la scelta di Lotito sarebbe ricaduta su Nicolò Rovella, i bookmakers lo quotavano quanto la vittoria di Grecia Colmenares al Grande Fratello. Colpa della Ricci-fisima, però è stato comunque avvincente seguire la trattativa senza una reale sicurezza sull’epilogo.

Vi prego, voi di Formello, vi prego, io e nella stragrande maggioranza della tifoseria, stiamo sviluppando un’ossessione, che sfonda i muri dell’hype: USCITECI ROVELLA!

Da quanti anni è che non proviamo più il brivido della novità, l’ansia del colpo di mercato?
Forse l’ultimo che ci siamo goduti senza la benché minima catastrofica aspettativa risale a Nicolò Casale.

Salvateci, salviamoci.
Insomma sono passate oramai tre giornate, c’è stata di mezzo la Nazionale, nel frattempo si sono alternati Nerone-Caronte-Circe-Poppea-anticicloni vari.
Cioè il mondo è andato avanti e spesso penso che l’universo Formelliano sia una sorta di limbo. Un blocco temporale come quelle infinite puntate di “C’è posta per te“.
Io lo so che diventerò anziana, i miei discorsi saranno sempre gli stessi, starò ancora a piangere a secco, a parlarvi della mia Absolute LOVE per Felipe Anderson e a sbavare appresso all’ultimo modello “Baguette Louis Vuitton
Lo so. So tutto. Ero pure piuttosto rassegnata. E non perdevo nemmeno tempo a soffermarmi dal lustro che passava tra il comunicato per un calciatore e la sua titolarità.
Prima di Sarri era proprio così; una farlocca sceneggiata messa su per nascondere l’inadeguatezza del nuovo arrivato in casa biancoceleste. (Ciao Durmisi, cia’)

Non è stata incredibile -nel senso di non credibile- invece, l’attesa per ROVELLA. Niente da nascondere, niente fake-acquisto, niente drama all’orizzonte nonostante le trash ipotesi che ho letto sui social.
In casa Lazio, infatti ,come riportato dal Corriere dello Sport, c’è grande fermento per il suo esordio.

#RECAP: Era in tournée negli Stati Uniti coi bianconeri e finì ai box per una lesione muscolare, rientrò in Italia per sottoporsi a controlli e iniziare le cure. Parliamo di fine luglio. Lo stop fu quantificato in 10-15 giorni, i tempi coincidevano con uno stiramento di primo grado. 

Non era stato trattato da Lotito, tutti parlavano ancora di Ricci
Il centrocampista ha sfruttato la sosta per recuperare pienamente dall’ infortunio e da Formello’s world, assicurano che gode della piena stima di Sarri.

Io capisco che per un tifoso soddisfatto ce ne sta uno pronto al polemicozzo, ma ne ho sentite de cotte e di crude su questo ragazzo che VI IMPLORO, fate qualcosa per renderle più ammalianti.
Cambiate schema e siate meno prevedibili perchè, nonostante l’ossessione per Samuele Ricci, il tecnico toscano ha sempre ritenuto –proprio Rovella– una prima scelta.

Posto che non è tutto un teatrino, il mister è pronto a garantirgli l’esordio a gara in corso nella sfida di sabato allo Juventus Stadium.
EX-ordio e, stando a quanto riferito da La Gazzetta dello Sport, l’allenatore di Figline è pronto ad affidargli la cabina di regia della sua formazione.
Già sabato pomeriggio? Probabilmente giocherà solo uno spezzone, però le prospettive future sono lontane dalla panchina.

Nell’ultimo decennio gli show di presentazione messi in piedi giusto per creare pathos ci hanno un po’ guastato gli esordi. Le aspettative crescevano a bestia e poi crollavano con la stessa facilità.
Provare a resistere al fascino della novità è spesso inutile e, anche quando ti imponi di non farti un’idea, il web sadicamente pubblica statistiche selvagge e tutti gli sforzi di sfuggire alla trappola della big suspence si rivelano infruttuosi.

Quindi, dopo tre partite e 270 minuti+recupero, mi tocca ringraziare Rovella per avermi restituito la bellezza dell’attesa.

E’ vero, il suo arrivo non ha riscosso il consenso plateale dei bei tempi che furono, forse anche a causa del profilo -per ora- poco televisivo e di un Lotito fin troppo riflessivo nel dare una svolta alla sessione estiva biancoceleste.

Il patron capitolino non si è prestato ai nostri voleri e si è preso i suoi tempi con annessi improperi. E, in questo caso, ha fatto bene.
E noi, dopo due mesi buoni a pregare affinché l’1 settembre non si concludesse tutto con il solo “Castellanos a taralli e vino”, possiamo ritenerci soddisfatti.

Ci tengo a dire è che trovo che l’acquisto di Rovella splendido.
Una ventata d’aria fresca di cui avevamo proprio bisogno e, soprattutto, non papabile per i vari teatrini imbarazzanti a favore di social.

Vivo aspettando i vostri spernacchi a destra e sinistra ma, al momento , considero la scelta ricaduta su di lui fatta sulle basi più solide possibili.
Quantomeno ha comunque il merito di aver messo un po’ di pepe a centrocampo che, altrimenti, sarebbe stato un remake trito e ritrito di “Serve un altro LEIVA peccheeeeeè Cataldi nun va bbbenee“.

Baci baci, Xoxo 💋

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