Di seguito le parole rilasciate da mister Maurizio Sarri durante la conferenza stampa al termine di Lazio – Atalanta:

“La Lazio della panchina lunga? Taty ha fatto una buona partita, è cresciuto molto, ha margini di miglioramento. È un grande combattente, ha grande applicazione in ogni allenamento. Questa è la sua base da cui può crescere”.

A che percentuale è la sua Lazio?

“Abbiamo fatto bene anche negli ultimi 15. Poi se ci fanno giocare a 100 grandi è ovvio che non possiamo tenere lo stesso ritmo per 90 minuti. Un po’ di rammarico, il risultato poteva essere un po’ più rotondo nella prima mezz’ora. Abbiamo preso il 2-2 in un momento di stanca in cui sembravano totalmente in controllo della sfida, i cambi ci hanno rinvigorito, ci hanno consentito di avere una buona reazione che ci ha consentito di ottenere la vittoria”.

La Lazio nella sua versione finale?

“Dobbiamo arrivare alla versione finale in cui il livello d’energia, di determinazione… è quello che abbiamo espresso in larghi tratti della partita di oggi. Bisogna ritrovare un po’ di solidità, anche se oggi non abbiamo concesso moltissimo all’Atalanta. Come ho detto ai ragazzi alla fine del primo tempo, dentro l’area si può far meglio. Ci vuole maggiore attenzione, essere meno superficiali e più cattivi in quelle situazionI”.

Cosa ha detto a Vecino per farlo rimanere?

“Vecio non rompere i coglioni, non puoi andare via. Saluta e vai. Se ce l’hai in rosa è un assegno circolare e prima o poi lo puoi mettere all’incasso. Quando ha momenti in cui sta bene – 6,7 mesi l’anno – è un giocatore affidabile. Non c’era la possibilità che andasse via”.

Come stanno gli altri? Cosa ha detto a Orsato e ci spiega l’espulsione?

“Se m’ha espulso perché ero fuori dall’area tecnica, è vero. Se m’ha espulso perché protestavo… ho solo detto ‘Dai questo è fallo’. Non ho detto nulla d’offensivo, ho protestato fuori dall’area tecnica ma con parole che credo un arbitro possa accettare. A fine partita ho chiesto spiegazioni, lui mi ha detto ‘dai non mi hai detto solo questo’. Ho grande stima di quest’arbitro, nel frastuono dello stadio ha capito altro”.

Nuovi?

“I nuovi si stanno inserendo. Kamada è entrato bene anche oggi, ha fatto un buon ingresso, non l’ho fatto giocare per un periodo più lungo perché se vedi i numeri che ha espresso a livello di prestazione fisica nell’ultima partita sono impressionanti. Io in tutti questi anni tali numeri li ho visti solo da Kanté. Allora oggi ho preferito fargli fare solo uno spezzone di partita. Guendouzi primo tempo di ottimo livello, Isaksen ci ha dato benzina, ha messo in difficoltà Kolasinac. Taty ha fatto gol, il processo d’inserimento sta andando avanti. L’unico che ha fatto 3 giorni di ritiro è il Taty. Gli altri sono arrivati ad agosto, alcuni sono anche andati in nazionale. Sono contento”.

Gol alla Milinkovic?

“Vecino non è mai stato un giocatore da doppia cifra come Milinkovic, è costantemente in pressione, ha un importante dispendio d’energia anche nella fase difensiva. È forte nel gioco aereo e negli inserimento. Vediamo se oggi riesce a passare dai 3 gol l’anno ai 6”.

Bilancio…

“Si può parlare delle prime due partite. Nelle altre 8 abbiamo affrontato Napoli, Juventus, Milan in trasferta. In casa Atletico, Atalanta. Abbiamo fatto 14 punti, una media notevole considerati i valori degli avversari che abbiamo affrontato. Al netto delle prime partite che sono nostra responsabilità”.

Infermeria? Immobile? 

“Ciro è tutto da valutare, potrebbe essere un problema muscolare ma anche neurologico, ha sentito una sensazione di scossa elettrica al flessore. Domani farà la risonanza e tutto, ci saranno delle risposte più certe. È uscito un po’ acciaccato Luis, non è uscito bene Zaccagni con una distorsione alla caviglia. Valuteranno se rimandarlo a casa o meno. Altri problemi importanti non ce ne sono”.

Contento di alcune non convocazioni?

“Se li lasciano tutti a casa, sono contento, il più contento di tutti. Due anni di qualificazione agli Europei per far fuori Andorra, Far Oer, Lichtestein… Facciamo le fasce e non questi due anni inutili”.

Migliorato negli inserimenti dei nuovi?

“Se son migliorato di lì, son peggiorato di là. Come i giocatori anche gli allenatori hanno determinate caratteristiche. Più forte hai l’obiettivo di avere una squadra d’alto livello, più fai fatica negli inserimenti”.

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