Ma che stupenda cosa è stata? Quando ti aspettavi la goleada di Harry Kane da settimane, quando già ti vedevi proprio la goleada stampata in faccia e la Lazio, invece, non solo ti sorprende vincendo, ma addirittura si è portata appresso il rammarico di un 2-0 sfiorato.
Oh, finalmente!
Ci voleva proprio una partita così stracarica di appeal, affascinante seppur proibitiva, per risollevare questa stagione che sta passando sin troppo in sordina.
E con in “sordina” sottintendo trascinata inesorabilmente nel baratro.
Il sorteggio della SAGRATAURNA mi aveva colpito sin dall’inizio.
È vero, avevo pure tirato giù improperi, figuriamoci nell’universo Formelliano dove Lotito ci ha abituati ai suoi peggiori momenti cringe e e narcisi.
“Ecco il Bayern coi vichinghi“, incredibilmente non era stato così. Nonostante la rosa valga il doppio dei cartellini dei biancocelesti, pure il triplo se volete.
Nessuna reazione discutibile, nessun momento imbarazzante.
La Champions League è stata l’unica ad appassionarmi in questa stagione.
Perché – contrariamente al campionato– la Lazio non ha fatto grandi scivoloni.
E perché –contrariamente al campionato– nonostante l’apparente inadeguatezza, il sentimento in campo si percepiva proprio.
Se mi aspettavo il palo è perché davanti al Bayern Monaco il distacco tra le due formazioni è discretamente evidente, ecco. Cosa che, nonostante la mia incrollabile fiducia, realmente so.
Ma se il match dell’andata ha finito col rivelarsi una delle sorprese migliori da anni a questa parte, è proprio perché abbiamo assistito a qualcosa di intenso e meno scontato del previsto.
Che poi sui social c’hanno provato a guastare l’attesa sminchiando pure il percorso in Champions ma va così; idolatrano gli strilloni disfattisti e mettono i bastoni tra le ruote ai pochi sani del carrozzone.
E ti perculano sottolineando quanto trovino inopportuno l’entusiasmo ma -ça va sans dire–.
Non sono dello stesso parere.
Perché, tenere botta di fronte a Sir Harry Kane e compagni, non era affatto cosa semplice, anzi.
E invece il calcio, a volte…
Che poi va da sé, gli ottavi contro il Bayern Monaco sono un macigno epico, una sfida proibitiva in ottica passaggio del turno, eppure affascinante per il palcoscenico internazionale.
Lo sa Maurizio Sarri, lo sanno i giocatori e lo sa il mio parrucchiere…
Sono sincera; finora ho faticato ad appassionarmi più di tanto, ma la Champions League è un momento davvero speciale.
E sono sicura che molti, nonostante la loro natura negativa, ci stanno credendo fino in fondo e –con estrema pazienza– si sintonizzeranno davanti TV, tablet, smartphone….
E forse le sceneggiate sui social , i circhi messi su ad arte tocca pure ringraziarli, alla fine, perché più battono i piedi e più cresce l’hype.
Ripeterò fino alla nausea, allo stress psicologico: il mio desiderio è COMUNQUE quello vedere ‘na Lazio bella, con gli attributi nonostante il risultato. Perché, checché se ne dica, il calcio è anche uno spettacolo.
Li voglio incazzati come venerdì sera!
E con un “dajeeee” pronunciato ad effetto, il cuore è sempre a senso unico.
È stato un uragano ingestibile, ma è già un successo da ogni prospettiva lo si guardi.
Dopotutto non siete stufi del continuo disfattismo?
In caso contrario, soddisfatti voi…
Monaco di Baviera avvisato mezzo salvato: attenzione che sennò pe’ dispetto ve bevemo tutta la birra!
Baci baci, Xoxo 💋