Il tempo ci dirà se, prima o poi, la mia richiesta sarà esaudita: a Formello un Alberto-cam. O se le querelle di tutti questi anni, equivarranno a trovarsi dentro un romanzo di John Grisham.
Ma sempre lì torniamo: che siano aerei, mancati stipendi, ritardi ad Auronzo… sempre per echeggiare ai gloriosi sputtanamenti dei tempi cafoni andati.

Narrami, o musa del calcio, l’ira funesta dell’Alberto Luis….

Ve lo dico; io davvero riesco a concepire quel tracotante disagio che ho letto sui social. Non è concepibile, giuro.
Chiariamoci, stra-amo Luis Alberto, ma lui sa toccare punte di trash assurde.
Sottolineo che il morso di Patric a Donati non avrà mai eguali.
Mago tu mi turbi-.

Appunto -dicevo- di cringe ed incazzature varie ne abbiamo fatto mambassa e, quando a generare il gossip è uno dei migliori in rosa, allora l’attenzione cresce.

Fortuna che tra una quindicina di giorni il teatro Serie A andrà in pausa fino a (metà /fine) agosto perché, mi pare che stiamo perdendo il lume della ragione. Tutti, nessuno escluso. Nemmeno me.

Non si è fatto mancare niente: Luis è sempre incazzato, anche quando segna.
Becere o discutibili, come volete voi, le esultanze polemiche che spesso hanno fatto storcere il naso alla tifoseria laziale, sono da considerare pur sempre manifestazioni non taciute di malessere o situazioni che gli scombussolavano gli zebedei.

Una telenovela che va avanti da tanto e che sembra sempre sul punto di davvero essere arrivata al capolinea, ma poi…
È così dal 2016, quando arrivò al termine dell’esperienza con la maglia del Deportivo La Coruna.

Vorrei parlare della poraccitudine di alcune indiscrezioni riportate dalla stampa. Perché la conoscenza della realtà è relativa, anche per la stampa, a quanto pare e non mi pare.

In queste otto stagioni il fantasista spagnolo è stato uno dei leader della squadra dal punto di vista tecnico, negli ultimi anni, però, società e tifosi laziali hanno dovuto fare i conti anche con il suo carattere non facilissimo.
D’accordo sulla storiella del temperamento, delle ire funeste che Luis saprebbe tirare fuori pure alla vista di un mojto senza ghiaccio e che può avere -a tratti- frantumato i maroni a tutto il Creato.

E non ha fatto nulla per ripulirsi l’immagine dopo le svariate uscite.
Tanta gente pensa male. Molto, molto male.
E per la serie ‘la toppa è peggio del buco‘, ci fu la famosa dichiarazione post Salernitana: “dalla Lazio non voglio più un euro”.

La situazione sembrava rientrata e c’era stato anche il suo gesto di mostrare lo stemma della Lazio ai tifosi dopo il gol realizzato a Genova.
Ma ecco che, domenica pomeriggio, siamo tornati al centro di un libro di Truman Capote.
Non convocato in occasione di Lazio -Empoli, una nuova puntata della medesima telenovela.
Luis non si allena e Tudor lo esclude dalla lista.

Un litigio tra i due alla base?

Secondo altri un’ offerta dall’Arabia che lo spagnolo avrebbe già accettato?

Il rapporto si è semplicemente chiuso?

– E poi riecco il SIVIGLIA che…?

Insomma, non so se sia la solita recita che alla fine riuscirà pure a montare hype, io dico solamente che sono davvero davanti ad uno scoglionamento epocale.

Lotito doveva necessariamente chiudergli la porta in faccia ai primi malumori?
MENOMALE non l’ha fatto.
Tutto quello che volete, ma MENOMALE! Questo è sempre stato l’unico barlume di normalità in un oceano di chiacchiere.

Luis Alberto, “Così è se vi pare“, ma attenti al tag and “goodbye“.

La FAGNANI farebbe di tutto per avere a BELVE?

Baci baci, Xoxo 💋

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