“Ho detto: La porta è quella puoi anche andare via.
Se io sottostavo per l’ennesima volta a questa condizione, se ne sarebbe potuto andare per 100 euro precludendomi la possibilità di venderlo a un altro club.
Questa è una condizione inaccettabile e debbono capire questi signori, procuratori e calciatori, che chi viene alla Lazio deve sposare il progetto e amare la Lazio. Non mi faccio prendere per il culo. Tutti sono utili, nessuno è indispensabile“.
E KAMADA è stato gentilmente accompagnato verso la botola da Angelo Fabiani.
“All’inizio avevo intenzione di rimanere, ma trattare con gli italiani non è facile. In particolare il presidente della Lazio è famoso per essere uno dei più difficili con cui trattare. Io volevo solo un contratto di un anno e non ho chiesto di più perché ero pagato abbastanza. Non so cosa abbia detto il mio agente, ma io volevo solo questo. Adesso è sicuro al 100% che lascio la Lazio”
E dopo un colpo di coda Trash proprio di Daichi, finirà così, nell’unico modo, dopo il clamoroso sbotto del Ds biancoceleste.
Perché KAMADA poteva non essere piaciuto al principio, si poteva pensare già agli albori che sarebbe durato a Formello il tempo di uno starnuto e, dunque, ora si può non credere alla sua sincerità d’intenti.
Sì poteva pensare tutto ed avere un’ idea su tutto ma, i fatti poi, hanno dato anche ragione al calciatore nipponico che è rinato con l’arrivo di Tudor in panca.
Ciò non toglie e mai toglierà che dovesse terminare così, per forza.
E se tramite Twitter sbrodolavo la mia collera per tutti i teatrini che alcuni hanno messo in piedi, a ‘sto giro hanno schiacciato il pedale dell’acceleratore.
Lo ripetevo già da un po’; non avrei più avuto i travasi di reflusso gastroesofageo davanti a baraccumi beceri che mi facevano perdere la voglia di cazzeggiare.
Tra l’altro, l’obiettivo ultimo delle pantomime è proprio creare dissapori e chiacchiericcio spicciolo che che si traduca in like. Ergo, me ne frega addirittura meno.
Ero convinta che nessuno sarebbe mai riuscito a negare lo scettro del cringe più assoluto alla dichiarazione post Sassuolo del mister che ha generato trash a catinelle con gente che si batte le mani sul petto e, invece, pare che KAMADA abbia fatto il miracolo.
Qualunque altra scelta da parte della società –oggi– sarebbe incredibile, nel senso proprio di non credibile.
Perché se buona parte della tifoseria ha fatto MEA CULPA riconoscendo il valore del giocatore, allora il valore devi applicarlo anche ad altre situazioni ed è un concetto che non regge minimamente, che si limita proprio a strumentalizzare ciò che, alcuni , ci stanno propinando da mesi a questa parte.
Ho sperato che dopo tanti acquisti ciofeca, fosse finalmente arrivato il momento di uno bono davvero, uno che sembrava aver letto a memoria il manuale Formelliano;
Ambientamento difficile, piazza difficile, dallo scetticismo all’applauso.
Tra l’altro, oh, è pazzesco come sia praticamente matematico, un fatto INCONTROVERTIBILE: ci sono calciatori che godono del consenso popolare e, arrivati a Formello, fanno la fine di un Ravel Morrison qualunque.
Poi ci sono quelli che a Formello si rivelano la peggior sòla della storia e di botto risorgono dalle proprie ceneri. Almeno per due mesi.
Io incazzata nera, NERISSIMA, proprio color tinta per capelli 1N che manco Federico Fashion Style.
Sono arrabbiata perché, dopo la Absolute poracciata iniziale a Formello, aveva atteso le dimissioni di SARRI per darsi ‘na mossa.
Io lo ricordo terrorizzato nel momento in cui gli si concedevano minuti di partita, sul suo volto c’era proprio lo smarrimento più assoluto. Lo guardavi e negli occhi leggevi smarrimento.
L’espressione di chi stava per annegare e cercava un salvagente a cui aggrapparsi.
E quel salvagente, alla fine della fiera, consisteva nella ridicola scusa di non essersi ancora ambientato.
Comunque….
La situazione contrattuale totalmente in mano a calciatore e suo entourage, sulla carta non sembrava vincente e nei mesi è diventata petulante.
Risultato?
Silurato da Fabiani senza troppe carinerie, dopo i vari “KAMADA HA FIRMATO IL RINNOVO”.
Ma ci rendiamo conto, vero?
No, vi prego, ditemi che tutti vi rendete conto perché ho bisogno di non sentirmi sola in questo mio stupore misto a sbigottimento.
Un po’ alla pari di Morgan/Bugo sul palco dell’Ariston.
Voglio un Maalox.
Il fatto, comunque, è questo: io posso anche capire (e far finta di credere) a tutto il discorso che hanno tirato fuori per giustificarlo.
Perché, pur con tutte le perplessità del caso, i dubbi dovresti toglierteli sul campo. Senza dover mandare il Ds a fare il resoconto dei c@zzi tuoi nelle interviste.
È iniziato giugno appena….Ci sarà altro poracciume a luglio. Quindi, per il momento, mi fermo qui.
A me Formello e Fabiani stanno togliendo ogni certezza che credevo di avere nella vita, sono esausta, non ho l’energia psichica per ‘sti continui psicodrammi.
E non ho parlato ancora scoperchiato il vaso di Pandora: Luis Alberto.
Baci baci, Xoxo 💋