Ma cosa è questa eccezionale pioggia di trash che nelle calde giornate di agosto potrebbe pioverci addosso?
Cioè, io ero già pronta a pupparmi tranquillamente Greenwood fino a Natale e invece…toh, ecco Fabiani con dichiarazioni a profusione.
C’è una Lazio da rinforzare, certo, ma a Formello un tema centrale riguardava anche il capitolo relativo ai RINNOVI.
Partiamo da uno dei biancocelesti di cui non si parla mai più di tanto, ma quando si parla di lui, una certa ansietta mi pervade….IVAN PROVEDEL .
Che dire? Un cliché che cammina.
Il cliché della stampa, promesse spese per mantenere le apparenze.
Ed avevo passato 40 minuti buoni a destreggiarmi tra le robe, vere o presunte, che il web racconta.
Non è il primo e non sarà l’ultimo, in una società che da anni è purtroppo un inno perpetuo alle perculate dei giornali.
Nessun incedibile, con gli occhi puntati con attenzione su chi è rimasto della vecchia guardia: è chiara la politica del club su Ivan..
In questo senso persino rumors di mercato su di lui, blindato pochi mesi con il meritato rinnovo fino al 2027, non hanno trovato terreno fertile per crescere come la gramigna.
Il suo entourage non è al corrente di eventuali tentativi di divorzio. Il portiere però è stato solo sincero, sta benissimo alla Lazio e da parte sua non c’è alcuna intenzione di salutare.
Adesso lo posso dire che, incredibilmente e senza preavviso, tiro un sospiro di sollievo.
Insomma, dai, onestamente in termini di LOVE, le dinamiche sono state così struggenti e allo stesso modo apatiche da zero emozione senza nemmeno “only for hype“.
Volevo parlare di qualcosa di bello in questo momento di vacche magre e la dimensione Easy, concedetemela. Ad una certa.
Nessuno scheletro nell’armadio, nessun Alessandro Borghese a confermare o stravolgere l’esito della trattativa.
Ecco, Ivan Provedel mi fa sempre l’effetto della boccata d’aria dopo ore sulla Pontina col climatizzatore rotto ad agosto.
Spesso mi fermo a pensare al torrido agosto 2022, fatemi essere sincera: nonostante fosse assordante il coro che reclamava CARNESECCHI -e quando il coro è così pressante alla fine il dubbio venne pure a me- andavo comunque blaterando che, preferirlo al biondo dal fisico statuario, era un desiderio sbagliato, sbagliatissimo.
Insomma, parliamone; c’è sempre un po’ quella tendenza allo scetticismo, soprattutto nei confronti di un calciatore che costa 2 mln appena, ma non è che nomi più reclamizzati garantiscano la non sòla. Anzi.
Quando poi la stampa ti indirizza verso una preferenza iniziale – KEPA-CARNESECCHI-VICARIO- quelle rimangono le preferenze. Qualunque cosa accada nel mezzo freganamazza.
In un determinato momento tutti pensavamo che Vicario stava a fare aperitivo a Roma.
Le cose sono cambiate in modo netto e lampante.
Insomma, mi è capitato di commentare che Provedel sembrava la pista più ovvia, la più coerente.
Tirando le somme pensavo che i presupposti iniziali per una bella avventura in biancoceleste ci fossero tutti.
E lui ha superato le più rosee aspettative in modi che in pochi si aspettavano.
Ed il fatto che non ci siano facili pollai e baraccumi intorno a lui, per me è già per motivo di stima.
Meno male che Ivan c’è… da ripetere random fino a Capodanno.
Alla fine, oltre i gusti e le preferenze personali, si raggiunge una forma di obiettività tangibile, o almeno si dovrebbe. Che a me piaccia più di tutti e lo considero il vero INCEDIBILE, lo sanno pure i sanpietrini di Trastevere però, credo che riconoscerne il talento e le capacità oggettive, sia un atto dovuto. Il minimo sindacale proprio.
E su questo non accetto obiezioni.
Lo so, lo so, diventerò così ripetitiva nel sbrodolare la mia crash per Provedel, che prima o poi prenderò un ban (😂)
Atletico Madrid… Do you Remember?
Oggi possiamo dire che mai paraculata fu più grande; virare così de botto, chiudere l’affare con lo Spezia per 2 milioni.
Altro che Vicario, KEPA, Carnesecchi. Mi perdonerete.
Bella pe’ te IVAN.
Bella più pe’ noi.
Baci baci, Xoxo.💋