Nella ventennale recente storia della Lazio, c’era il classico tormentone delle scommesse a lungo – lunghissimo- termine. Ragazzini giovanissimi di cui si parlava un gran bene per una settimana, si montava intorno un hype bestiale, si osava in paragoni da Messi a salire e poi….

A questo giro, è andata esattamente così.
Da buona conoscitrice della tradizione Formelliana, non mi sarei affatto stupita se Cristóbal Muñoz classe 2005, fosse quotato talmente poco che nemmeno i bookmakers più navigati ci punterebbero un nichelino.

Ci voleva proprio una sfilata di nuovi arrivi per disintossicarci dall’overdose di nulla cosmico che ci siamo sciroppati negli ultimi anni.
Certo, va da sé che i bei tempi cafonazzi dei meme su Durmisi sono finiti (per ora), ma c’accontentiamo insomma.

Ben lontano dalla solita supercazzola alla Bruno Jordao per intenderci, roba che vuol dire tutto e niente, proprio Muñoz è risultato un acquisto per nulla imbarazzante, a mani basse per giunta.

Un’accozzaglia di hype a caso e passato da Greenwood fino al portiere del condominio di Via del Corso, con annesso gossip che avrebbe rischiato di far impazzire anche la persona più equilibrata della terra.
Vi confesso una cosa: ho iniziato a parlare di lui e, oltre a quelle due righe trovate su Google di fortuna, non so altro.
E inizio a commentare anche se raramente so così poco di qualcuno.
Che avrebbero scommesso su un profilo sconosciuto e di belle speranze, si era capito da subito.

Baroni l’ha già snobbato?
Le cose non stanno proprio così.
Il fururo del “baby gioiello” è senza alcun dubbio argomento di discussione in casa Lazio.
Il talentuoso centrocampista classe 2005 trasferitosi alla Lazio dal Barcellona a parametro zero, ha suscitato molte aspettative sia tra i corridoi Formelliani che nella tifoseria.
Al principio si pensava che il ragazzo sarebbe stato immediatamente aggregato alla prima squadra per il ritiro estivo ad Auronzo di Cadore, ma le cose hanno preso una piega diversa.
Munoz è rimasto a Roma, con l’obiettivo di guadagnarsi sul campo la chiamata tanto ambita.
Questo è il piano delineato dalla società per lo spagnolo con un contratto fino al 2027: Inizialmente, sarà aggregato alla squadra Primavera guidata da mister Sanderra. La scelta di inserirlo nella formazione giovanile permette al centrocampista di adattarsi gradualmente al calcio italiano, confrontandosi con pari età in una competizione che richiede comunque grande impegno e talento.

E si è presentato col botto e la fanfara.
Cristobal ha impiegato poco più di 30 minuti per timbrare il cartellino all’esordio contro l’Empoli.

Non c’è nuovo baby accolto senza polemicozza, totalmente immotivata spesso. Ed è meravigliosamente paradossale, dai.
Qua non è questione apprezzamento o mancanza di questo, se un ragazzo giovane si mette in gioco non lo fa giusto per divertirsi e bisogna augurargli tutto il bene.
Stavolta il cringe non potrà raggelarmi e non mi unirò al lato oscuro.
Anche se le scommesse negli anni non sono state sempre una garanzia e spesso erano supercazzole, praticamente.

Ma io ricordo uno che era costato “quarche mijone scarso”, uno sconosciuto brasiliano… E, nel tempo, quello sconosciuto arrivato dal Brasile su cui nessuno puntava ‘na lira, era diventato per noi PIPE.

Il lato positivo è che meno di Luka Romero sarà difficile, praticamente impossibile.
Indi per cui, per ora argomento chiuso.

Cristóbal, buena suerte en Primavera!
Te estamos esperando
..

Baci baci, Xoxo 💋

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *