Marco Parolo, a Radio Laziale ha commentato il buon momento della Lazio:
“Devo dire che il primo anno di Pioli il mood era questo, un po’ di anni di Inzaghi in cui ci sono stati bei momenti e momenti difficili, questa Lazio è un pacchetto bello e divertente senza prime donne che vogliono dimostrare, ma vedono la Lazio come un punto di arrivo e non di partenza. I risultati aiutano ma l’errore degli altri anni in cui c’ero anche io è il non interrompere cicli e il legarsi troppo a giocatori, fa sì che perda potere la società, bisogna legarsi a giocatori che hanno spirito di squadra.
La cosa bella è che in Europa hai fatto 4 vittorie, nel ciclo Sarri all’Europa League diceva che fosse un peso, che portasse stanchezza e non faceva altro che creare alibi alla squadra.
Baroni non si è mai lamentato, è un bambino che non si accontenta mai. L’ho conosciuto, mi ha trasmesso questo. Io che inizio, non sarei in grado di gestirla come fa lui, tanto di cappello a lui e non è un caso che la Lazio stia facendo bene.
Mi piace lo spirito della squadra, del ruotare giocator e accendersi in difensiva, non c’è uno che non si accenda. Castellanos è entrato, ha cominciato a lottare, Isaksen era un po’ che dormiva, Provedel l’ha risvegliato. Guendouzi ha detto “mi piace giocare per mister Baroni” e ti fa capire il rapporto con l’allenatore, ed è una cosa bella.
Pedro?
Campione sulla palla recuperata su Maldini, dico che l’immagine della Lazio di Baroni è Pedro che sposa completamente il progetto di Baroni. Ha visto che lo faceva divertire negli allenamenti, lo faceva giocare, poi si è riconquistato il posto e ha riconosciuto il valore del mister.“