A parte che con il Natale di mezzo, le vetrine dei negozi sembrano il Cocoricò di Riccione e via discorrendo, io mi ero totalmente dimenticata che ci fossero residui di Serie A per chiudere il 2023. E quindi sono un po’ tipo in sbattimento.
Ma a parte questo, io fatico a ricordare dei rinnovi così tanta suspense dai tempi di Milinkovic-Savic.
Cioè, dai, una certi mappazzoni tipo i 12 capitoli di biologia che ti assegnavano alle superiori durante le feste per poi piazzarti sadicamente la verifica il 7 gennaio.
E, a proposito di rinnovi, un anno fa, qualcuno ci fece la grazia di firmare senza troppi circhi mediatici.
Con un comunicato la Lazio rese noto il rinnovo di contratto di Manuel Lazzari:
«La S.S. Lazio comunica di aver prolungato il contratto di lavoro del calciatore Manuel Lazzari sino al 30 giugno 2027».
Da agnello sacrificale sull’altare del calciomercato a INAMOVIBILE.
Devo essere proprio cinica per schiaffare qualcosa di cui parlare proprio nel pieno delle feste e della bagarre intorno ai terzini.
Sincera però; nonostante domini malcontento in due regni e nonostante il percorso partito non a bomba con Sarri in panchina, Manuel si è sempre saputo riprendere la Lazio quando sembrava indirizzato al botolamento.
Leggendo svariati commenti sui social, inoltre, tra perfomance altalenanti, sono più i tifosi che lo stimano rispetto a quelli che lo criticano. E in un mondo dove i social la fanno da padrona, non è una cosa da sottovalutare.
Le iniziali incomprensioni ci sono state anche in questa stagione, alla fine però è riuscito ad accontentare tutte le richieste di Sarri confermandosi un tassello fondamentale.
Comunque, oggi è giorno di festa e lo è anche per me, perciò….
Lazzari si è fatto spazio senza troppi pippardozzi social tanto per uscirsene pulito.
Ha saputo ripartire da dove aveva finito: corsa e attenzione.
L’ex Spal non ha accettato quelle condizioni che lasciano pensare alla classica ‘ultima spiaggia’, condizioni che possono invece comprendere i calciatorini diciottenni ed ha spolverato il manuale della “risalita Formelliana“.
Qualche mal di pancia forse, ma ha comunque voluto cambiare le cose…
“Che fine ha fatto Manuel Lazzari?”.
In molti titolavano random in questi due anni abbondanti di Sarri.
Perché non gioca più? I tifosi della Lazio si son chiesti a più riprese tra social e le radio, interrogandosi sui motivi dello scarso utilizzo del terzino azzurro.
A fine settembre emerse un problema secondo ‘Il Messaggero’, un malcontento che si protraeva da tempo per la titolarità ad intermittenza.
La società, dalla parte del tecnico, aveva richiamato il calciatore ad avere un atteggiamento più consono.
“Basta un poco di zucchero” o qualche presenza in più per rabbonire gli animi.
Fu, infatti, lo stesso Sarri a spendere parole al miele dopo l’incazzatura di settembre:
“Io Lazzari e Pellegrini faccio fatica a farli giocare insieme. Siccome Lazzari è stato baciato da Dio negli utimi due mesi ne ha fatto le spese Pellegrini, insieme non si sposano bene. Poi sono due buoni giocatori”.
Ecco, non posso non spendere parole di stima per un giocatore che, nel suo percorso biancoceleste, mi ha trasmesso consapevolezza seppur non convincendomi sempre.
De gustibus non est disputandum, proprio per questo voglio augurargli di continuare ad essere importante.
È raro capire subito se sei davanti ad un “colpo di mercato” o un BIG SÒLA, abbiamo visto grandi aspettative scoppiare come bolle di sapone, così come abbiamo visto lo scetticismo diventare applauso.
Ecco, io non ho la pretesa di dire che Lazzari mi abbia colpito immediatamente e non ho mai avuto mezzo dubbio.
A prescindere da ciò che è arrivato a me, però , il suo acquisto fu una scelta giusta.
La speranza è quella di ritrovarmi qui, un giorno, a rimpiangere la scadenza del contratto e dire “Cazzo, mi dispiace davvero!”.
Avete bisogno che spieghi?
E va bene, ok, mi spiego….
Sono stata chiara!
Baci baci, Xoxo 💋