Chi l’avrebbe detto fino alle cinque di questo pomeriggio che ci saremmo ritrovati qui con il malcontento di chi perde una partita immeritatamente? Non certo io e non l’avrei mai detto sapendo che l’avversario era la Juventus, quel gigante Golia inaccessibile sulla carta per una Lazio senza ancora una vera identità.
Le aspettative possono essere tradite e anche se i pronostici erano giusti, di certo il pronostico non può tener conto del grandissimo cuore degli undici in campo, nè della netta differenza rispetto la passata stagione, quando i biancocelesti scesero in campo davanti ai bianconeri già sconfitti in partenza. La Lazio arrendevole oggi è rimasta al passato. I ragazzi di mister Inzaghi hanno dato battaglia e quella vittoria insperata, l’hanno cercata davvero fino all’ultimo minuto. Questo va oltre il risultato!
SORPRESE E CONFERME- Sorprendente la prima volta sul prato dell’Olimpico del neo arrivato Bastos che è riuscito ad arginare anche il micidiale Gonzalo Higuain. Applausi a scena aperta. Forse è ancora troppo presto per giudicarlo, ma se è vero che il buongiorno si vede dal mattino! Lukaku altra piacevole novità e chi era scettico a Bergamo, oggi può assolutamente ricredersi. Top player assolutamente no, ma la tigna e lo stare sempre nel posto giusto, nel calcio conta tanto quasi quanto il talento cristallino. A Stefan De Vrij solo una cosa posso dire: bentornato! Immobile sgomita, lotta, non si risparmia e se non fosse stato per quel pizzico di sfortuna ci avrebbe regalato un’altra emozione. Biglia ha avuto una piccola disattenzione vero, ma al Principito perno della Lazio perdoniamo tutto. Felipe ha avuto le giocate buone e forse davvero quella medaglia d’oro è ciò che lo farà tornare. Lulic, Basta e Parolo sono un pò il motore della squadra.
SE PROPRIO CERCHIAMO IL PELO NELL’UOVO- Dopo una partita così, altro non si può fare se non lodare l’insieme, ma se proprio vogliamo essere un pò cattivelli, qualche nota stonata c’è stata. Sul mercato la dirigenza deve assolutamente intervenire in attacco perchè Djordjevic ha dimostrato palesemente di non poter essere il sostituto di Ciro Immobile. Milinkovic-Savic dividerà sempre in due le opinioni, ma se posso, tralasciando le giocate tecniche che può avere come tutti, ha un grandissimo difetto: la lentezza. Neanche la stazza ingombraante può essere un alibi e lo confermano Lukaku e Bastos. Marchetti la sua papera solita l’ha fatta sempre, gli diamo fiducia perchè sappiamo chi è e quanto vale, ma deve ritrovare la sua dimensione.
E’ la seconda partita solamente ed è presto per tirar le somme o fare il plauso ad Inzaghi, ma ricordiamo che davanti avevamo la Juventus e ricordando ciò, gli undici in campo hanno messo in difficoltà i campioni d’Italia! E’ mancata la fortuna ma non l’orgoglio