Diciamo che, anche ieri sera, gli improperi a casa mia non sono mancati.
Poche cose come l’immagine di PROVEDEL che ho scelto minuziosamente come prologo di questo mio commento, rappresentano il sentimento che ho provato ieri.
Incredibile come l’immagine di PROVEDEL rappresenti perfettamente il sentiment del popolo biancoceleste.
Che palle, quando una partita pare mettersi sotto una buona stella, poi pareggiano, poi sbagliano il rigore e tu ti cappotti sul divano e poi la Fiorentina ha segnato cavalcando la più sadica delle dinamiche e…..
Ho paura a dire “botta di natica” perché dopo succede qualcosa e tutto finisce quasi a merd*.
Il problema è che non capisco certi momenti di tensione zero quando avresti dovuto giocare come se ne andasse di mezzo la salvezza dell’ umanità. E non capisco, ancora di più, perché ogni tanto la Lazio ci propini la stessa ciclica tipologia di patite con risultati quasi sempre semi-catastrofici, boh.
Io vivo ‘sta rincorsa alla zona Champions come un flagello, sappiatelo.
Maaammamiaaaa, vogliamo parlare di che epico macigno è stato il match di ieri sera?
Ho ancora la digestione in corso.
Capisco che le situazioni vanno anche contestualizzate però….
La Fiorentina porta a casa tre punti meritati e in un colpo solo dà un calcio alla sfortuna e sorpassa la Lazio in classifica, riprendendo il cammino verso l’Europa League.
Sembrava una partita strana quella del Franchi, con la Viola padrona assoluta del campo, ma tra pali e parate di Provedel -mio migliore in campo- si è trovata incredibilmente sotto dopo 45′ a causa dell’unico tiro nello specchio della porta dei biancocelesti sottotono.
L’unico alibi? Il pensiero che inevitabilmente vola al Bayern.
Dal 13 febbraio ad oggi è FOLLIA: dall’esaltazione al drama adolescenziale stile film di Moccia.
Cioè, ringraziamo di stare ancora dentro la Champions perché, certe partite, sono pesantezza così devastante e intollerabile che, senza la CHAMPIONS tutto sommato gradevole, rimarremmo a secco di emozioni più velocemente di Loredana Bertè al festival di San Marino che premia con la partecipazione al prossimo Eurovision, me sa.
Tutti sappiamo benissimo il mazzo che i biancocelesti dovranno farsi per poter afferrare ‘sta benedetta zona Champions, okkeyyyyy.
Acqua passata nun macina più, diceva mia nonna. E non tornano certo indietro i punti utili persi per superficialità lungo la strada.
Allora penso che, come minimo serviva la cazzimma, ma come minimo sindacale.
Comunque….
Qua non c’è l’intenzione di far passare un messaggio nel peggior modo possibile.
Spesso noto proprio la malafede di tanti ma, è anche vero che per difendere una rottura di balle come quella vista in parecchie partite, ce ne vuole onestamente.
Che l’entusiasmo sia giunto al capolinea così in fretta mi spiace un sacco, comunque.
Peccato davvero.
Che occasione sprecata!
Quasi bramo il Bayern come acqua nel deserto…. Anche se venerdì… Ehm…
Ok, ora vado che si è fatta una certa e non ho ancora letto i social con l’imperdibile tracotante trash….e poi, nel dubbio, devo fondare una fandom per PELLEGRINI TITOLARE.
Baci baci, Xoxo 💋