Igor Tudor è intervenuto ai microfoni di Dazn nel post gara.

Ci è mancato là davanti il tridente, con i quinti e con i centrocampisti. Ci è mancata la lucidità, il tiro e la pericolosità. Era troppo in questo momento questa Roma per questa terza gara in 7 giorni, per il poco tempo in cui abbiamo lavorato e per le dinamiche dentro la squadra. Facciamo i complimenti a loro e ci rimettiamo a lavorare. Triplo cambo a fine primo tempo? Ciro e Romagnoli hanno avuto dei problemini.

Dinamiche della squadra?
Nel senso di conoscere meglio la squadra da parte mia, sia i singoli sia il gruppo. Se gli fai due allenamenti non li conosci bene, c’è da migliorare tutto e di interpretare questo tipo di calcio anche a livello fisico. Per reggere un calcio fintenso devi fare due mesetti di lavoro, di intensità per reggere questo livello che abbiamo affrontato oggi. Sono ottimista. Vedo tante belle cose con un calcio diverso. C’è gente che la metti nel ruolo e ancora interpreta la posizione come era abituato in tre anni. Ci vorrà un po’ di tempo, guardiamo con positività in avanti
.

Avanti è evidente che facciamo fatica che c’è da vedere, nel senso che là c’è da vedere. Sono tre davanti che devono fare la differenza vera con l’aiuto dei quinti. Oggi era difficile perché era la terza in 7 giorni. Alla Roma, poi, era difficile fare pressing perché fa un calcio che evita questo. In questo sono bravi perché alzano i terzini e tutti sono in mezzo, se tu non vai forte e non la prepari bene è difficile da rubarla. Se vuoi rubarla poi, l’idea era di essere compatti. Non era facile oggi, per prenderli alti da dietro si doveva spaccare un po’ la linea. Abbiamo faticato in questa roba, abbiamo anche pensato di non perdere compattezza però se ti abbassi loro vengono e ti mettono cross. Abbiamo sofferto la fisicità delle seconde palle, soprattutto nel primo tempo. Avevano più gamba di noi.

Quali sono i miei obiettivi?
Sono sempre gli stessi, di crescere e migliorare. Di vedere più incisività davanti, più cattiveria mantenendo equilibrio e compattezza. Questo è importante. Non vedo l’ora che sia lunedì per lavorare e preparare la prossima gara”.

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