Arrivato lo scorso anno accompagnato da una fama da predestinato. Aspettative gigantesche, come lui.
E forse proprio quelle hanno pesato nella valutazione del suo primo anno che ha lasciato tante incertezze. Il ruolo, la poca dinamicità e l’inserimento nel calcio italiano.
A vedere la partita di ieri i dubbi sono da dimenticare. Abbiamo ritrovato un giocatore dinamico, fondamentale per il ruolo di mezzala che probabilmente rappresenta il suo futuro, grazie anche alla preparazione svolta totalmente. Un giocatore che sa usare il suo fisico nel gioco aereo (bellissimo il goal ed importantissimo il lavoro in mezzo al campo) ma anche nei contrasti proteggendo bene palla e levandola spesso e volentieri dalle grinfie dei delfini. Il tutto abbinato ad una buona tecnica di base e ad un piede ben più educato della maggior parte delle alternativa nel ruolo oltre che una continuità nella partita inaspettata.
La speranza è che ieri sia stata la svolta per una splendida carriera in biancoceleste e non solo l’illusione di aver trovato la giusta via.
Avanti Sergej, il nuovo Panzer della Lazio.