L’ho già detto che non vedevo l’ora che questa stagione finisse?
Ogni volta pensavo che la misura fosse piena, ma riuscivano sempre a regalarmi una nuova vagonata di reflusso gastroesofageo.
Devo ammettere che era da parecchio tempo che non provavo il brivido di guardare un’ultima partita di campionato di cui mi importa relativamente.
Insomma, ho tifato spudoratamente, sono rimasta col fiato sospeso…
E, pacchia assoluta nemmeno alla fine, ad un certo punto credo che sarò impegnata a prepararmi un Bellini cocktail più cocktail che Bellini.
Qualche imprecazione random e poi tornerà la calma piatta.
Sicuramente avete più memoria di me e ricordate un epilogo più strano di questo.
Perché francamente faccio fatica, forse è mancanza di fosforo.
Prendete gli ultimi anni ad esempio.
Lì mi perdevo in calcoli, elucubrazioni mentali con la speranza di non mandare tutto in vacca.
E non so se fosse davvero terrificante o entusiasmante tra qualche opinabile punto perduto, che fa parte del gioco certo ma Crotone….uhhhhhhhhh…do you remember? Venne giù il mondo.
Era una miscela di bestemmie e drama.
‘Nsomna solita Lazio, solite storie, solito trash, solito baraccume.
I social, poi, mi offrono sempre un fedelissimo spaccato della tifoseria.
Perché se è vero che in quel di Formello non c’è mai nulla di nuovo sotto il sole, in giro non è che la situazione sia migliore, anzi.
Dal “caso ALBERTO VS TUDOR”, al polemicozzo che dura da due decadi.
Su una cosa, penso, siamo tutti d’accordo: un anno difficile.
Il campionato sta finendo e con fermezza la Lazio DEVE rivendicare il diritto di essere comunque in Europa.
Sennò sarebbe stato davvero tutto inutile e, per quanto mi riguarda, ci sono stati momenti degni di nota;
Gli ADDII che mi hanno fatto vibrare il corazon -Sarri e Felipe-, il valzer dei rinnovi -PROVEDEL HA RINNOVATO, RAGA’, AMEN- , i vaffancul@ in diretta e le punte assurde di trashazzo becero raggiunte da Claudio.
Ripenso anche, mio malgrado, a quando un pareggio m’era sembrato acqua nel deserto.
Partita dopo partita il mio entusiasmo scemava miseramente, poi risaliva, poi mi perdevo in minuti di noia dilagante.
E dire che i social scoperchiavano un vaso di Pandora così carico di trash che potevamo andare avanti per mesi e crearci su uno psicodramma tant’era la carne al fuoco.
Se ho resistito mentalmente sana fino ad oggi, è per chiudere la tarantella domenica e raggiungere matematicamente un altro giro di giostra europeo dopo un campionato disseminato di robe cringe.
Note a piè di pagina…
Ce l’avevamo quasi fatta a tornare in Champions, ma “annace vicino conta solo a bocce”. Disse un giorno un vecchio saggio.
Però, my Friends, fidatevi di me: meglio l’Europa League che un calcio sugli zebedei e affini, meglio noto come CONFERENCE coi suoi disagi.
Per una stagione così altalenante, la vittoria 4-0 sul Sassuolo sarebbe la ciliegina sulla torta, una specie di contraltare karmico.
Ma tanto oramai il dado è tratto… basta 1 punto solamente…. un pareggiotto e se chiude il circo 2023/24.
E ora se avete una bella festa in discoteca da suggerirmi, prego, da lunedì avrò tutte le serate libere!
Baci baci, Xoxo 💋