La Lazio bruttina conquista tre punti, alla fine le chiacchiere stanno a zero e quello che conta è il risultato. Risultato amaro vedendo la sofferenza contro l’Empoli che di certo non è il Real Madrid, ma almeno i tifosi possono gioire di aver agganciato i cugini, mai voluti, in classifica.

 Massimo risultato e tanto sforzo, contro i toscani non è stata la passeggiata che tutti avevano previsto. Balde keita e Lulic decidono il risultato, ma è una vittoria agrodolce. Nella ripresa gli ospiti spaventano i padroni di casa e li costringono a chiudersi a riccio. 

 

Lazio a due facce: buona nel primo tempo, calo improvviso nel secondo e la fatica a contenere gli avversari. I primi 45 minuti buoni sono stati cancellati via dai successivi pessimi. “Catenaccio”,  oramai sembra diventata un’abitudine fastidiosa, soprattutto quando te la giochi con una squadra che dovresti battere con un poker a dir poco! 

 

Purtoppo il compione nel secondo tempo è stato questo: Empoli in attacco e la Lazio tutta dietro a difendersi! Ci vorranno ben 90 minuti perchè Senad sigli il gol del vantaggio. Finisce 2-0, ma a parer mio e non solo, c’è davvero poco da festeggiare. 

 

Toccherà ad Inzaghi adesso rivedere lo schema tattico che non convince nel modo più assoluto, perchè no, con l’Empoli questa sofferenza non è ammissibile! Eppure la qualità la Lazio ce l’ha eccome: Keita, Felipe, Immobile, De Vrij che è stato l’unico a far quello che era chiamato a fare, difendere! Sì la qualità in campo c’è, ma la squadra gioca ad intermittenza ed il mister opta per il “catenaccio” un pò da principiante. Difendi a discapito delle manovre offensive, niente spettacolo, niente emozione. Il disfattismo non serve, ma non serve neanche chiudere gli occhi davanti all’evidenza e lasciatemelo dire, le colpe maggiori sono da imputare alle scelte di Inzaghi ancora troppo confuso.

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