La fiducia va conquistata sul campo, Simone Inzaghi sta faticando perchè questa gli venga accordata non solo dalla società, ma soprattutto dai tifosi. Non è stato facile sedere su una panchina bollente e prendere il posto di un allenatore aspettato tanto e mai arrivato. Spesso però bisogna far parlare i numeri e, stilando un primo bilancio approssimativo, quelli del tecnico piacentino non deludono.
La pausa per le Nazionali è anche un’occasione per riflettere su questo inizio e su quello che è stato. Iniziamo col dire che i pareggi sono arrivati contro la Juventus con una gara inaspettata ed il Chievo. La debacle di Milano aveva messo in risalto una squadra confusa, ma poi c’è stata Udine dove non solo ha vinto, ma ha convinto davvero.
Lasciando le opinioni personali da una parte, è ora che siano proprio i punti a parlare : 13 in 7 gare e 13 è anche il numero dei gol realizzati, la maggior parte di questi in trasferta. Infortuni pesanti sì, Bastos, Marchetti, Basta e Biglia, ma anche gli esordienti: Bastos, Lukaku, Murgia, Lombardi, l’incredibile Strakosha, Luis Alberto e Leitner sono stati intravisti. La Lazio di Simone Inzaghi si è ringiovanita, l’età media in campo è di 24 anni, contando inoltre De Vrij, Keita, Anderson e Wesley Hoedt. E’ da prendere in considerazione anche il baby talento Rossi che dal settore giovanile potrebbe presto prendere il posto di Djordjevic, più evanescente che mai.
Intanto a Formello si torna a lavorare, con assenti Biglia e Bastos, mentre in campo contro il Bologna potrebbero rivedersi Basta e Marchetti, entrambi aiutati nel recupero dalla sosta per le nazionali. Proprio lo “stop” che lascerà a riposo la Serie A questa settimana, rappresenterebbe un’occasione per ritrovare la forma giusta di molti, anche di Luis Alberto. La pausa però preoccupa su altri fronti: dopo la vittoria contro l’Udinese potrebbe spezzarsi la continuità ed il gioco finalmente ritrovato, soprattutto preoccupa la condizione in cui torneranno i biancocelesti impegnati con le relative Nazionali, De Vrij soprattutto.
Tra statistiche, numeri e pausa, la testa è già al Bologna, un match che sulla carta vede favorita sì la Lazio, ma lo stesso gli emiliani non sono da sottovalutare. Ciò che fa ben sperare è che la squadra vista alla Dacia Arena non teme rivali e la speranza è che non sia l’eccezione, ma la regola!