Se qualcuno mi chiedesse la definizione di “cringe“, consiglierei di leggere alcuni commenti sui social:
“Ma la Dinamo Kiev è una squadra di p̶i̶p̶p̶e̶…. Capirai …Ma che festeggiate”.
Il calcio per me si racchiude in una frase: chi vince festeggia, chi perde spiega.

Quando basterebbe un piccolo sforzo per capire che parecchi dei calciatori in rosa, con annesso allenatore, l’Europa League l’hanno vista solamente in televisione. Così da renderci tutti un po’ più magnanimi.
E non voglio pensare ai magheggi che i detrattori dicono ci siano dietro all’ universo Formelliano… malumori i-Ca*zi-mazzi.

Sbaglio o è stato il momento più ASSOLUTO e meno imbarazzante?
E dire che ce ne sono state parecchie di cose belle in 90 minuti.
La Lazio era POWER , eh.

E così succede che, tra una distribuzione di trash, duecentomila commenti fuori controllo e un pianto a secco post Fiorentina, i biancocelesti fanno quello che speravamo: regalano ‘na gioia.

La partita mi è piaciuta, mi è piaciuta davvero un sacco.
Personaggi nuovi, che magari risulteranno indigesti a qualcuno come ho letto su trequarti dei social, ma che profumavano di fresco.
Caratteri nuovi, storie nuove, visi diversi da quello che oramai mi perseguita: Luis Alberto in Arabia.

0-3 contro la Dinamo Kiev la prima partita della nuova Europa League.
La squadra di Baroni -al debutto europeo da allenatore- chiude la pratica ad Amburgo (campo neutro, ndr) nel primo tempo con la doppietta di Dia e la rete di Dele-Bashiru.
Prova convicente dei biancocelesti, con Provedel mirabolante a negare il ritorno in partita degli ucraini, macchiata soltanto dall’ingenuità di Noslin che appena entrato…. Ma ne parlerò tra pochissimo.

La Lazio è in tendenza su Twitter.
E pensa’ che di solito lo è sopratutto quando il finale è molto END e poco HAPPY.
Le BIG SURPRISE pare che Baroni le nasconda, come se godesse sadicamente a distruggere un qualsivoglia hype degli avversari.

In pochi s’erano sbattuti nell’ottimismo, ben lontani dai tempi degli strilloni che furono.
Questa è la degna conclusione di un match che pompa a bestia il morale dopo la debacle al Franchi, con un primo tempo di livello nonostante la noiosissima telecronaca.

Intanto fatemi dire che non riesco a pensare ad altro.
È da ieri sera che mi chiedo: da quale universo parallelo è arrivato DIA?
Che poi almeno, mezzo motivo per ridere oggi ce l’abbiamo.
In Eurovision tutto è possibile….ahahahaaaaaa ahahahaaaaaa
E mi sfrego le mani come faceva il dottor Burns in “The Simpsons”.

Poche considerazioni sparse:

PROVEDEL, ieri, oggi e domani, io così ❤️

DELE-BASHIRU in total Power

•Siate sempre tutti PEDRO. (A Buon intenditor…)

•Troppi ricordi, nonglielapoZzzFaaaaaaa.
L’esordio di NOSLIN in Europa League: battuto il record di Mauricio. Il ragazzo si farà.
Io in Total Mood ⬇️

Per il resto, li ho lovvati tutti, indistintamente proprio.

E poi ci sta BARONI.
Alla fine, comunque, nonostante le stronzate che leggo di continuo, sembra in completa sincronia con l’universo Formelliano, anche se il percorso appena iniziato è stato poco appassionante.
Ecco, se nonostante tutto il tecnico ha acquistato credibilità, è proprio grazie a partite dove si vede gioco, azione, attaccanti che attaccano.
E’ grazie al fatto che per un mancato Greenwood e show a mezzo telecamera che spiegavano la vacanza di Fabiani a Manchester, ecco DIA che -momentaneamente- ti fa dimenticare tutto.

Boh, tra quelli dispensano odio random, consigliano una crema per tirare su il didietro, tisane drenanti, davvero non mi stupisco più della mole di cazzate che leggo su Facebook.
Ma ieri ho visto un barlume di lucidità e sarà il tempo a darmi ragione o meno.
Tutto il resto sono stati giorni di improperi sinceramente scansabili.

Nel frattempo mi limito ad attendere, con impazienza, nuove vette di trash che solo col campionato i social sapranno raggiungere.

E non potrò aspettare più de tanto. I’M WAITING FOR…..

Baci baci, Xoxo 💋

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