“Galeotto fu il libro e chi lo scrisse…e da quel giorno mai più leggemmo avanti”, così scriveva il Sommo Poeta e di quel mai più leggemmo avanti, vedendo la foto in copertina e capendo che si tratta della biografia di Mauro Icardi, viene quasi spontaneo, ma ahinoi, qualcuno ha letto ed è scoppiato il caos.
Sempre lui, Icardi: che tradisce il compagno Maxi Lopez, che lo insulta su Twitter, che si lamenta di non ricevere palloni, fischiato, che offende la sua stessa curva, che dovrebbe togliersi la fascia di capitano e che fa sbottare Ausilio facendogli dire “sono incazzato nero!“. Quel ragazzo con tanto calcio nelle gambe sì, ma tanta spocchia da pubblicare un’autobiografia a soli 23 anni.
Un “eroe” a tinte scure, uno dei bad boy tanto di moda in questo calcio moderno, sintomatologia che spinge ad un negativo fuori dal campo abbracciando il “Dio gossip”. C’è tutto questo in un solo week end di ordinaria follia, Maurito dalla scelta discutibile, ma assolutamente personale, se non per un problemino non da poco: Torniamo indietro di un annetto e finiamo ad una Inter che fa una pessima figura perdendo nettamente al Mapei. Icardi discute coi tifosi e lo mette per iscritto. Il capitano nerazzurro, vedendo un ragazzino che tra le parolacce lo chiamava, si toglie maglia e calconcini e glieli regala. Il capo ultrà, scaraventatosi su quel bambino, gli strappa la maglia la getta contro Icardi con schifo e violenza. Tra fischi ed insulti Maurito attacca: “Pezzo di merda, fai il prepotente per farti vedere dalla Curva!”.
L’eroe senza macchia che ci mette la faccia in prima persona, se non che questo racconto ha fatto storceree il naso ai tifosi che affermano non sia mai successo. Grottesco espisodio nerazzurro in un periodo assolutamente negativo.
Ricucire uno strappo così feroce non è cosa facile e Maurito ha appena firmato un ricco e lungo rinnovo. Rimarrà capitano, ma verrà multato di circa il 5% dello stipendio, pari a 25 mila euro e la ripubblicazione del libro senza passaggi al vetriolo. Grottesco, poco elegante, il capitano che tutti non vorremmo avere, eppure la cosa più preoccupante, secondo me, è che il libro risulta già esaurito! Poi misorge un’altra domanda: a 23 anni l’autobiografia, cosa aspettarsi a 50?