Match delle suggestioni, aveva promesso spettacolo e spettacolo è stato. Rigore delle polemiche, esordio dell’enfant di Inzaghi da ricordare, Ciro non tradisce i biancocelesti, insomma è successo di tutto in quel di Torino. Hart l’uomo migliore dei granata.

 TOP- Felipe Anderson 8. Il migliore degli undici in campo per Inzaghi e corona la sua gara crossando il traversone che ha portato Immobile al gol. Pipe è tornato e ragala grandi giocate, la medaglia d’oro gli ha fatto bene davvero allora. Il vero tesoretto in casa Lazio è il nostro numero 10, che si esprime con talento e con una ritrovata personalità agonistica assolutamente positiva.

 

FLOP- Parolo 4,5. Non era la domenica del mediano appena rinnovato. Fuori fase, nervoso, ruvido. Proprio il suo essere scomposrto regala al Toro il rigore all’ultimo minuto. 

 

MARCHETTI 6- Marchetti è chiaro, non para i rigori! Cosa salva la sua gara? Attenzione in respinta e nelle uscite, cade sul gol di Falque rete gioiellino e Ljajic freddo dal dischetto, forse quasi senza colpe, Federico ha fatto quello che ha potuto.

 

HOEDT 5,5- Paragonarlo a De Vrij è cosa aliena. Diciamo che soffre l’assenza del connazionale e deve ricoprirne il ruolo. Le 28 partite dell’anno scorso forse un pò lo hanno aiutato, ma non è ancora il difensore di spessore che servirebbe alla LAzio

 

BASTA 5- Dusy tarda la diagonale difensiva sul gol di Falque ed esce nella ripresa. Parabola involutiva per Basta che nelle due passate stagioni era un pò un altro degli imprescindibili.

 

WALLACE 5,5- Dove non arriva la tecnica, arriva la fisicità e Belotti ne ha avuto un piccolo assaggio. Botte da orbi!

 

PATRIC 6- Nel primo tempo vede i sorci verdi, perchè sistematicamente attaccato dagli avversari. Il terzino cresciuto nella Cantera del Barcellona preferisce la corsia destra e diventa più utile quando riprende la posizione a lui più congeniale.

 

DJORDJEVIC (DAL 56′)- Qualcuno dice che è stato utile, io l’ho visto solo prendere pallonate che per assurdo anche quelle favorivano i granata. Più che altro ogni tanto spariva dai radar e dovevo faticare a ritrovarlo per il campo!

 

CATALDI 6- Soffocato per un tempo dal pressing granata, soffre la grinta di Benassi ed Hart gli nega il gol sull’incursione offensiva. Gli manca la zampata decisiva ed è un pò rimpianto.

 

LULIC 6- Recupera sempre tanti palloni, ma ahinoi, perde quello più importante: quello che dà il via all’azione di Falque. Non è forse nella sua domenica migliore, ma Senad si fa sempre vedere e non perde mai quel suo modo caotico di rendersi utile. 

 

KEITA 7- Balde è quello che si accende per primo, prova la soluzione personale dopo una manciata di secondi appena. Occasione ghiotta quella che lo aveva visto a tu per tu con Hart sul calare del primo tempo.

 

MURGIA (DAL 78′) 7- Ieri Locatelli a San Siro, oggi Murgia a Torino: tocca ad un altro enfant prodige! Cosa dire? Entra e segna, esordio indimenticabile come quello di Lombardi. Entrato in corsa in una partita così sentita, non ha sfigurato dimostrando il suo assoluto carattere e facendo intravedere il “buongiorno” del mattino!

 

IMMOBILE 7,5- Ciro è garanzia. E’ sempre lui l’uomo che toglie le castagne dal fuoco e come si dice, quando il gioco si fa duro, Immobile ti ristabilizza la partita! Ha patito un pò l’astio degli spalti all’inizio, poi però cambia e siglla un gol bellissimo quasi acrobatico. Grande Ciro!

 

INZAGHI 6,5- Se la gioca coi granata, ha fatto di necessità virtù presentandosi a Torino senza 5 titolari importantissimi. Assaporata la vittoria con la soddisfazione di averla vista siglare da uno dei suoi ragazzi , Murgia, sfumati i tre punti è rimasta comunque una bellissima Lazio dalle mille sorprese che non patisce, ma reagisce! 

 

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