Purtroppo tutti i timori si sono rivelati fondati. La Lazio perde il quinto derby degli ultimi sette. I due pareggi sono stati ottenuti col catenaccio di Reja e regalando un punto alla Roma, dopo essere stati in vantaggio per 2-0 alla fine del primo tempo.Con un trend così, nel derby si entra sempre in campo sotto di un gol. La cosa che non mi è piaciuta non è stato l’errore di Wallace, ma la presunzione con la quale si è giocato. Già nel primo tempo avevo visto un paio di tentativi scellerati di tunnel sulla nostra trequarti, che solo per pura casualità non si sono trasformati in gol della Roma. A questo punto è fondamentale resettare la testa ed andare a Genova con la giusta cattiveria. Non sono ottimista, ma un punto o tre punti ci rimetterebbero bene in corsa. Secondo me è giusto che Wallace ora lasci spazio a De Vrij e Bastos, ma ci tornerà utile perché è un bel centrale; solo chi è nato a Roma può capire cosa significhi fare un errore decisivo in un derby. Sono altresì convinto che la Roma avrebbe vinto comunque, perché l’approccio al secondo tempo è stato molto migliore. Speriamo la delusione si trasformi in rabbia.
Questa sconfitta ci deve far capire che non possiamo lottare per la Champions’, ma siamo una buona squadra la cui massima aspettativa è il quinto/ sesto posto. Giocando con questa consapevolezza, possiamo andare lontano. Oggi male Anderson e Keita, mi sono piaciuti Lulic, Radu e, fino alla scelleratezza del 65’, Wallace. Ora c’è bisogno di lavorare tanto, ed andare a Genova concentratissimi, perché sarà una partita che si presenta piu’ o meno come la trasferta di Torino di qualche settimana fa, dove tutti davano come massima aspettativa per la Lazio un punto.
Detto questo, quello che contano sono i fatti. Siamo quarti, quindi stiamo andando oltre le aspettative di inizio stagione. Questo deve essere il punto di partenza.