Guerriero vero, mai domo, sempre pronto a ringhiare sulle caviglie avversarie e sradicare palloni preziosi per i compagni. Intervenuto ai microfoni di Radio Ies, Matias Jesùs Almeyda, oggi tecnico del Banfield, torna a parlare della sua Lazio, promettendo ancora una volta un ritorno in biancoceleste:“È un sogno che ho da quando ho iniziato ad allenare. Tornerò sicuramente a Roma per allenare la Lazio e vincere uno scudetto. Ne sono certo. Mi piace proporre un calcio moderno e offensivo. Ora il mio Banfield gioca con un 4-2-1-3 cerchiamo di arrivare in porta con tanto possesso palla. Cerco di trasmettere ai miei ragazzi la mia filosofia di calcio. Ho imparato tanto dagli allenatori che ho avuto e il mio obiettivo è quello di riproporre il meglio di ognuno di loro scartando quello che non mi piaceva, voglio portare avanti la mia idea di calcio senza copiare nessuno. La lazio mi è rimasta nel cuore è la mia seconda casa mi sono sentito felice. Quando sono tornato da avversario c’è stato un piccolo momento di incomprensione. Era un Inter-Lazio, fui espulso e qualche tifoso mi tirò delle monete ma io so che è stato un gesto isolato. Sono innamorato della Lazio e so che tornando da allenatore vivrei lo stesso sentimento viscerale che avevo da giocatore. Alla Roma non andrei mai – prosegue poi Almeyda -. Meglio essere chiari da subito. La Lazio non mi ha mai cercato, ma sono sicuro che arriverà un giorno quella chiamata e io tornerò a Roma e vincerò. Quando sono arrivato a Roma io avevo la fortuna di aver giocato nel River Plate dove avevo vinto tre campionati e una Libertadores. Lì ti insegnano che bisogna solo vincere, quindi questo mi ha aiutato. Arrivare in Italia è stato un sogno. Nessuno mi conosceva ma grazie alla Lazio e al mister sono riuscito a farmi conoscere, avendo una possibilità straordinaria di vincere con questa maglia. Il trofeo a cui sono più legato è lo scudetto. I calciatori di quell’impresa sono rimasti nella storia del club e questo mi rende orgoglioso”. Dopo Lucas Biglia l’arrivo di Gentiletti ha alimentato la colonia Argentina della Lazio: “Biglia è arrivato in una Lazio meno forte della mia ma è riuscito a conquistare la nazionale grazie alla Lazio. Gentiletti ha un grande futuro davanti a sé. Peccato per questo infortunio. Lui ha fatto benissimo in Argentina. È reduce da una Libertadores vinta, ha personalità e buona tecnica. Può arrivare a grandissimi livelli“.