Nella 13^ giornata di campionato la Lazio non riesce ad allungare la striscia di vittorie consecutive, ferme a nove, anzi perisce per due amnesie di Bastos e regala il derby alla Roma che vince la gara per 2-1, la rete biancoceleste è stata messa a segno da Immobile su calcio di rigore.

La Lazio è quella di sempre, con il 3/4/2/1 ma con giocatori molto sotto tono per via degli acciacchi ricevuti nelle varie nazionali, o voli intercontinentali che hanno riconsegnato giocatori importanti ad Inzaghi solo Giovedì.

Partita che inizia con un atteggiamento anche giusto da parte della Lazio, che ha tutta l’aria di poter affondare con molta pericolosità, e nei primi minuti riesce anche a segnare, ma in fuorigioco, aveva segnato Immobile ma il gol viene annullato.
Cambio di atteggiamento in poco tempo, ovvero i trequartisti si mettono troppo dietro nell’ attesa della costruzione della manovra dei giallorossi, questo movimento rende la squadra lontana dal solo Immobile che si ritrova a combattere contro una difesa a 4 sempre schierata, e nelle fasi di rimessa i biancocelesti non sono mai riusciti a giocare alla mano come hanno fatto fino la scorsa partita.

Nel primo tempo la gara ha visto due squadre molto equilibrate, con la Roma che ha avuto un possesso di palla più prolungato ma che solo in due occasioni con Djeko è stata pericolosa, la prima di testa , palla a lato, e la seconda su corner, sempre il giocatore serbo esce dai blocchi e riesce a battere verso la rete, ma trova Strakosha pronto alla respinta.

La Lazio dalla sua ha avuto un paio di opportunità , una con Immobile che di testa anticipa il suo compagno Lulic spedendo la palla fuori, e la seconda con Luis Alberto che dal limite dell’area di rigore allarga verso Marusic a destra, ma l’esterno biancoceleste non trova la forza per la battuta immediata e l’azione di spegne.
Squadre che vanno a riposo sullo 0-0 e che io personalmente credevo potesse essere il risultato finale, ma in un derby ci sono i fattori imponderabili che possono prevalere, ed allora Bastos proprio nei primissimi minuti del secondo tempo decidere di diventare protagonista al negativo, ed allunga senza un motivo spiegabile Kolarov in area, nonostante ormai era in fase di accentramento ed aveva il pallone sul destro, era diventato impotente, calcio di rigore e Perotti segna.

Oggi, nel derby, nella partita più importante Bastos si ricorda che soffre di amnesie, e dopo la prima non può di certo mancare la seconda, ed allora perché al 53^ non regalare il pallone al giocatore della Roma che ti pressa anziché sbarazzarti del pallone cercando un affondo solitario a 25 metri dalla porta? Detto fatto, palla che arriva comoda a Nainggolan che ha tutto il tempo per prendere la mira e battere per la seconda volta Strakosha.

A questo punto Inzaghi si decide a fare due cambi, entrano Lukaku e Nani, escono gli ammoniti Lulic e Leiva, io li avrei sostituiti tra il primo ed il secondo tempo, anche se avrei dovuto rinunciare a Leiva, ma dalla parte sinistra con Lukaku non si sarebbero concesse molte libertà i calciatori della Roma come è stato dimostrato.

Da quel momento la partita è cambiata, nel senso che la Lazio alza il baricentro di 30 metri ed invade la metà campo della squadra di origine abruzzese, e quindi torna ad essere una compagine di tutto rispetto , che avvolge il suo avversario ed arriva di sovente in area di rigore.

Al minuto numero 72^ Fazio la prende in maniera plateale con un braccio in area, ma non si capisce perché il Var deve intervenire con una vera e propria pantomima dopo 3 minuti, in quanto tutti avevano visto, solo Rocchi no, arbitro astutissimo e svogliato nel tirare fuori i cartellini per i giallorossi, ma molto motivato ad abboccare ai tuffi degli stessi, ed ammonendo molto volentieri i biancocelesti.
Comunque il teatrino ha deciso che è calcio di rigore, Immobile si mette sul dischetto, e la butta dentro riaccendendo le speranze della magnifica curva nord, campione assoluta e padrona dell’Olimpico sin dal momento della scenografia che regala ancora una volta un colpo d’occhio incantevole svilendo di fatto quelle bandierine dell’altra parte.

Le aquile cercano il massimo sforzo per venire a capo di una situazione ormai compromessa, ed allora tra falsi malanni e palle inesistenti a bordo campo il tempo corre e le ambizioni di pareggiare il match scemano sempre di più, non riuscendo a creare delle vere e proprie occasioni da gol, la prima volta che succede in questa stagione, e la Lazio si accinge a capitolare per la seconda volta in campionato.

Sei minuti di recupero non bastano, e Rocchi decreta la fine della partita, tra lo scoramento dei biancocelesti, la Lazio ha perso il derby, una partita che Di Francesco ha dimostrato di saperla giocare come ha fatto, con molta densità a centrocampo spezzando le distanze della squadra di Inzaghi, quest’ultimo ha atteso che il risultato sia stato negativo

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *