Simone Inzaghi si è presentato nella consueta conferenza stampa della vigilia: domani c’è la Sampdoria. 

Hai dormito questa settimana?

«C’è grandissimo rammarico, avremmo meritato di vincere. Abbiamo fatto una buona gara concedendo alla Fiorentina qualche tiro da fuori e niente di più. Siamo stati danneggiati, questo non deve essere un abili. Facendo il secondo gol, tutto questo non sarebbe successo».

Quella di domani è una partita ‘di confine’?

«Domani sarà una partita estremamente difficile, su un campo inviolato in questa stagione. Abbiamo avuto una buona settimana, abbiamo lavorato bene. L’augurio è quello di tornare a vincere, quest’anno non eravamo abituati a rimanere a secco per due gare».

Come stanno i Nazionali?

«Li ho visti bene, questa settimana abbiamo avuto l’opportunità di lavorare intensamente. E’ l’unica settimana dove potevamo lavorare di più, perché poi arriverà l’Europa League e la Coppa Italia. Felipe Anderson si è allenato con la squadra, ma ho preferito non convocarlo per domani. Lo stesso anche Wallace che ha accusato un fastidio al flessore. Cercheremo di recuperarli per la partita di giovedì e farli giocare un pochino».

Il VAR è davvero così utile?

«Bisogna abituarsi. E’ qualcosa che ha cambiato il calcio, è normale che ora quando qualcuno segna aspetta un attimo. Bisogna cercare di avere più uniformità nell’utilizzo. Abbiamo i migliori arbitri in circolazione e con l’utilizzo così sovente della VAR anche loro sono danneggiati, non possono arbitrare come prima».

E’ preoccupato da questi episodi?

«E’ normale che nelle ultime due partite è stata penalizzata, ma la Lazio avrebbe comunque dovuto fare di più. Dobbiamo tornare ad essere quelli di due mesi fa».

Non pensi che sarebbe utile un confronto tra arbitri ed allenatori?

«Prima dell’inizio del campionato abbiamo avuto un confronto con Rosetti, che ci ha spiegato tutti i pro della VAR. Dobbiamo abituarci. Pensavamo si utilizzasse meno, circa una volta ogni 5-6 partite. In questo momento siamo particolarmente sfortunati, abbiamo avuto due rigori contro ed in tutte le immagini che si vedono non sembrano esserci».

Giocatori provati da questi episodi sfortunati?

«Bisogna lasciarsi tutto alle spalle, ormai è il passato. E’ stata una grandissima delusione per tutti quanti. avevamo fatto una buona gara, intensa, aggressiva. Adesso va messo nel dimenticatoio, questa settimana ho visto la squadra che ha lavorato bene. Domani affronteremo una grandissima squadra con un bel pubblico e un allenatore che stimo tantissimo».

C’è qualcosa che non funziona più nel meccanismo di gioco?

«Con la Roma abbiamo commesso errori individuali che ci sono costati la partita. Quella con la Fiorentina la reputo una buona gara contro un avversario organizzato e forte. Avremmo dovuto fare di più, quello che stiamo facendo in questo momento con squadre di quel calibro non basta. Sappiamo che troveremo un avversario forte e preparato».

Rotazioni ampie?

«Ci saranno rotazioni, cercheremo di recuperare Anderson e Wallace, sono due giocatori che ci avrebbero permesso maggiori cambi, hanno grandissima qualità e da giovedì in poi ci potranno dare una grande mano».

Anderson e Nani potrebbero darti maggiori soluzioni di gioco?

«Probabilmente, avendoli a disposizione, in determinate partite avrebbero potuto dare una mano anche a gara in corso. Possono alzare il baricentro della squadra. In questo momento non ci sono nessuno dei due, quando rientrerà Felipe avremo un’arma in più».

La Lazio deve guardare più su?

«Stiamo tenendo il passo delle quattro corazzate davanti che stanno avendo delle medie record. La Lazio non è da meno. Il nostro obiettivo è di guardare partita dopo partita. Vogliamo tornare a vincere, dobbiamo guardare davanti».

Immobile ha smaltito le scorie del Mondiale? Cosa ti preoccupa della Sampdoria?

«Per quanto riguarda la Sampdoria, quella dello scorso anno fu un’ottima gara dal punto di vista del ritmo e dell’intensità. Domani dovremo fare uguale. Immobile? Nessun allarmismo, questa settimana l’ho visto sereno. Voglio rivedere la mia Lazio in un campo non semplice, ci faremo trovare pronti».

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