Natale, alberi, doni e tutti sono, o almeno fingono, di essere più buoni. Dopo la partita spunta un retroscena poco elegante, una caduta di stile da parte di Calvarese ed i suoi collaboratori.

 La Lazio, come consueta usanza che vede la squadra ospitante regalare alla classe arbitrale un pacco con maglie e gagliardetti della partita, ha fatto recapitare il suddetto omaggio nello spogliatoio dove si trovavano i “fischietti della gara”

Fin qui tutto normale. 

Succede però che prima di abbandonare l’Olimpico, Calvarese ed i suoi assistenti hanno ben pensato di rifiutare il gentile regalo biancoceleste riconsegnando la busta.

Questo è un segnale chiaro che mette ancora gli arbitri al centro di una polemica tra il club di Lotito e l’AIA.

Non solo una caduta di stile, ma un gesto irrispettoso atto, ancora una volta, a disdegnare la Lazio ed in qualche modo a danneggiarla rimarcando un messaggio sbagliato da parte di chi dovrebbe essere “super partirà”.

Adesso qualcuno, i romanisti, potrà anche dei “complessati” , quelli che si credono vittime di “gomblotti”, ma l’accaduto non è soggetto ad interpretazioni.

Ma si può fare una cosa tanto meschina mi chiedo io? 

La spaccatura tra i capitolini e la classe arbitrale è sempre più marcata, dopo gli episodi scandalosi di Lazio- Torino, l’indignazione internazionale ed il fascicolo aperto a carico di Giacomelli, certo la Lazio non ha nulla di cui farsi perdonare.

Un passo indietro dovrebbero farlo gli “altri”, quelli col fischietto in mano,  porgendo le scuse per tutto ed in ultima battuta anche per questo gesto squallido.

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