Bruno Giordano ha parlato a Radiosei soffermandosi su molti punti:

COPPA ITALIA 

«E’ importante sopratutto per le squadre che non sono mai arrivate in semifinale o in finale. Se io fossi l’allenatore della Fiorentina ad esempio, contro la Lazio il 26 metterei i titolari perché tanto in Campionato un punto in più o un punto in meno non mi cambia la storia. Invece andare avanti in una competizione che ti permette di vincere un trofeo o arrivare secondi con il 99% delle probabilità di giocarti l’anno prossimo l’Europa. Tra Milan e Inter penso che la favorita sia assolutamente l’Inter. Mentre come semifinaliste vedo Juventus-Napoli da una parte e Lazio-Inter dell’altra e queste partite saranno molto importanti visto che c’è andata e ritorno».

DE VRIJ

«Deve essere rimpiazzato all’altezza. Era normale che se non rinnovasse il contratto non trovassero l’accordo sulla clausola, se tu non firmi non puoi mettere una clausola. Ci ha portato in barzelletta da tanto tempo e noi ci siamo cascati. Diceva sempre: “no dovete parlare con il mio procuratore”. Ma se un giocatore vuole rimanere basta che dice ai suoi agenti di voler rimanere e fai di tutto per il rinnovo perché voglio rimanere a Roma. Era una storia già preannunciata non vedo niente di strano e non vedo perché De Vrij debba essere riconoscente alla Lazio. Nel calcio di oggi è così, se qualcuno offre di più si va in quel club. De Vrij giocherà bene questa parte di Campionato per lasciare un buon ricordo. Tanto dall’altra parte ha già un contratto di 3-4 milioni e hanno un’altra mentalità in Germania e Olanda e sono già abituati a queste cose».

MERCATO

«Secondo me i soldi da Keita li ha presi ma li ha dati subito per i due portoghesi. Io ho letto il contratto ed è peggio perché bisognerà dargli 14 milioni di euro senza che loro giochino una partita. Sei stato obbligato a prendere due ragazzi e devi avere la speranza che almeno uno dei due ragazzi faccia qualcosa di buono. Keita? Se un ragazzo non firma quando non gioca e sta male e tu lo supporti è inutile che continui ad aspettare. Già da lì si capiva che non avrebbe rinnovato».

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