In una notte di gennaio, tantissime persone si presentano in Piazza della Libert: c’è un compleanno importante da festeggiare, Roma celebra la sua prima squadra, quella che portò il calcio nella capitale, quella che rimase compatta e legata ai suoi valori dicendo “no” ad una fusione. È il 9 gennaio e 118 anni fa nasceva la Lazio.

 Bianco ed azzurro, due colori che accomunano grandi e bambini sotto una sola bandiera. 

Quella passione in grado di farti dimenticare momenti bui, brutti voti, problemi almeno per una volta a settimana, per 90 minuti… Non è cosa da poco.

Un amore difficile da spiegare a chi non lo prova, a chi guarda i tifosi pensando siano dei pazzi. La pazzia però non c’entra nulla.

Pochi trofei è vero, pochissime qualificazioni in Champions, qualche Coppa Italia, una Supercoppa appena arrivata, ma se scegli di tifare la prima squadra della capitale sai a cosa stai andando incontro. Stai andando incontro a momenti esaltanti seguiti da grandi batoste da dove ti dovrai rialzare, la Lazio ci è sempre riuscita. Il laziale è combattente per natura. Pochi trofei importanti, tanti gli episodi che hanno distorto la nostra storia più che centenaria, ma in tutto ciò una cosa non è mai mancata: la fierezza.

Amiamo la Lazio è quei suoi eroi, amiamo il gol di Fiorini, quella pioggia battente a Perugia, quel dito puntato di Chinaglia, Lulic ed il 71′ minuto. Per tutti i momenti vissuti. È una cosa che non ha prezzo.

E non è un amore solo nostro, ve lo dimostra il fatto che tutto il mondo, o quasi, stanotte ha partecipato rendendo omaggio alla nostra gloriosa storia.

Da Sidney a Giacarta, da New York passando per Singapore, diversi fusi orari sintonizzati su Piazza della Libertà per essere insieme a mezzanotte.

Noi siamo la storia della capitale, noi siamo una grande storia. Siamo quelli che dissero “no” alla fusione.

La Lazio è altro. La Lazio non proviene da: La Lazio è. Prima è nata la Lazio, i tifosi sono venuti dopo. per gli altri c’erano i tifosi e gli è stata data una squadra da tifare” (Giorgio Vaccaro, il rifiuto alla fusione con la Roma)

 

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *