Il Genoa sicuramente non è una grande squadra, ma sono convinta che non esistano piccole o grandi squadre da affrontare, ma piccole o grandi partite giocate.

Questo è il prologo che racconta una serata a tratti sfortunata, a tratti distratta ed in alcuni momenti troppo sufficiente, vissuta dalla Lazio.

La macchina da guerra pare si sia inceppata.

Qualcuno pensando al Napoli appena sabato, già si rammarica nel sentire quasi sfumare il terzo posto da sotto il sedere, perche’ Inter e Roma son o ad un passo e la Lazio non ha saputo allungare la distanza seppur servita su un piatto d’argento.

Ed è comprensibile che si senta così, che al pensiero di tornare “solo” in Europa League si storca la bocca! La mentalità adesso è quella dei grandi!

È giusto sentirsi così, ma il pessimismo va preso e messo da parte. Sono lontani i tempi di quella vittoria tragica e romantica al San Paolo che ci permise l’accesso ai playoff di Champions. Ricordiamo però che uno stadio, resta pur sempre uno stadio solamente .

La Lazio non è più quell’outsider considerata una sorpresa, non arriva come carne da macello.

Una gara è andata male e beh? Pazienza il calendario ne è ancora pieno. Ci vuole forse solamente il coraggio di cambiare, rischiare tenendoci però sul sicuro. Un esempio? Nani titolare dal primo minuto per far rifiatare qualcuno. In fin dei conti stiamo parlando di un campione, quanto mai potrà essere grande il rischio?

Continuiamo a tifare, cantare e gridare: non abbiamo ancora perso nulla!

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