Felipe Anderson, come raccontato da Premium Sport, si è presentato sì a Formello ieri, ma notevolmente in ritardo rispetto all’orario fissato per la seduta di allenamento.

Tanto tuonò all’orizzonte, che alla fine piovve davvero: non solo il cielo era grigio , ma ancora più scuro l’umore del brasiliano che, complice l’infortunio che portò ad un lungo stop, fatica a ritrovarsi e scalare le nuove gerarchie biancocelesti.

Inzaghi ha sempre mostrato il polso duro e , giustamente, non ha mai fatto sconti a nessuno; la maglia titolare non è dovuta a nessuno, semmai deve essere conquistata. Così Pipe da titolare inamovibile, adesso deve sudare sette camicie per guadagnarsi il posto in campo.

Un rapporto che ha cominciato a scricchiolare pericolosamente e che continua a traballare sempre più.

Dopo il colloquio tra l’entourage del calciatore che aveva chiesto la cessione e la società, il diverbio con Inzaghi, ieri un ennesimo segnale è giunto dal brasiliano: non si è presentato all’allenamento.

Due ore di ritardo e se erano prontamente arrivate le parole di Arturo Diaconale per gettare acqua sul fuoco, il caso pare lo stesso scoppiato in quel di Formello nonostante si faccia del tutto per mettere le cose a tacere.

Eppure per quanto si possa fingere di guardare dall’altra parte, le cose non funzionano più e da una piccola crepa, si rischia una voragine nel rapporto tra Felipe e la Lazio.

È La Repubblica a portare alla cronaca un ulteriore colloquio tra la società e l’esterno brasiliano.

A fare le veci della dirigenza ci hanno pensato Angelo Peruzzi che già in passato era intervenuto per i comportamenti poco idonei da parte di Keita e Igli Tare.

I due, senza tanti convenevoli, hanno comunicato a Felipe che non arriverà alcuna convocazione per lui nella gara di sabato.

Anderson, assente ingiustificato, pagherà la “bravata” restando a Roma e non sarà tra i calciatori che proveranno ad espugnare il San Paolo.

È un vero peccato perché sarebbe potuta essere per lui l’occasione di riscattarsi agli occhi dei tifosi dopo le deludenti prove offerte in campo questo periodo.

Un momento assai lontano dall’essere magico ma , quando si cade ci si rialza sempre!

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