Va in archivio la 25^ giornata del massimo campionato di calcio italiano, con la vittoria per 2-0 che la Lazio ha rifilato al Verona nello stadio Olimpico di Roma, Immobile è stato l’autore della doppietta che ha portato a casa i tre punti per i capitolini.
Inzaghi che deve esorcizzare in ogni modo il periodo negativo che avvolge la squadra, prova anche con la carta del non ritiro pre-gara, ovvero la squadra dovrebbe dormire nel centro sportivo di Formello la notte prima del match, ed invece viene “regalata” ai calciatori una notte con le rispettive famiglie, scelta molto rischiosa a mio modo di vedere.
L’impianto di gioco è il solito, con Leiva indisponibile per squalifica Parolo prende le redini del centrocampo nel 3/5/2 che ormai è una base solida per mister Inzaghi e Farris, Lulic viene schierato come mezz’ala alla Parolo, Verona che cerca di limitare i danni con una squadra quasi senza punte, cercando di far schizzare in avanti il pallone di tanto in tanto e ripartire con velocità.
Dal primo minuto di gara si percepisce la rabbia e la frustrazione che gli uomini di Inzaghi stanno passando in questo periodo, a testa bassa cominciano a macinare gioco e chiudere nella loro area di rigore i giocatori veronesi.
Al 6^ minuto la prima palla nitida di Immobile che imbeccato in area di rigore scaligera spara la palla a mezza altezza e sul portiere Nicolas, che incredulo sventa la minaccia, tanto per far capire il livello di stregoneria di cui la Lazio è vittima.
Lazio padrona della partita e del suo isterismo, i biancocelesti collezionano occasioni a ripetizione, le più importanti sono un tiro di testa di Wallace, smorzato dalla difesa gialloblu da corner che Nicolas intercetta, un tiro ciccato da Marusic a tu per tu con il portiere e solissimo, palla che va a lato della porta, e traversa di Luis Alberto che appena in area lascia partire un destro leggermente deviato da Boldor.
Quindi miracolosamente, ma non troppo visto il periodo di magra delle aquile, il primo tempo termina con le reti inviolate, ma attenzione i rapaci hanno fame, e la preda comincia a vacillare.
Secondo tempo che inizia con gli stessi undici del primo , e alla stessa maniera, con il possesso palla dei capitolini che stordiscono ripetutamente con la qualità e la quantità il Verona.
Al 9^ minuto della ripresa si compie la svolta della partita, l’interruttore finalmente ritorna sull’on, ed a pensarci non poteva essere che lui, sua maestà il gol, Ciro Immobile, il capocannoniere del torneo , imbeccato dal mago Luis Alberto, in area si gira con la rapidità di un’aquila e con il destro anticipa la giocata buggerando Nicolas e aprendo di fatto la partita con il gol del vantaggio.
Non era lontano il gol, ma tutti noi Laziali “dar core vissuto” possiamo tranquillamente ammettere di aver temuto i l peggio , perchè questo tipo di partite nella sua storia, la Lazio, le ha agevolmente pareggiate,ed a volte perse, ma qualcosa è cambiato ed il vento è girato, in concomitanza con la forte perturbazione di stampo russo che da oggi, per le prossime due settimane invaderà dalla porta della bora l’Italia.
E da cosa ti accorgi che il vento è cambiato? Dal fatto che comunque la squadra non molla e cerca il secondo gol subito, azione in grande velocità di stampo rugbistico, che poi io non ho mai visto una partita di rugby in vita mia, quindi preferisco dire azione in orizzontale con palla che da sinistra si sposta velocemente a destra passando da Lukaku a Milinkovic , quest’ultimo la concede a Lulic che si inserisce da dietro, tiro a botta sicura, con il piede Nicolas compie il miracolo, ma la palla s’impenna, forse è il vento che è cambiato, e raggiunge Immobile che comodo di testa mette a segno il suo 22° gol in campionato ed il raddoppio della prima squadra della capitale.
La Lazio amministra la gara con disinvoltura, Inzaghi opera il giro di cambi, ed abbiamo ancora qualche possibilità di andare sul 3 a 0, con Luis Alberto che inventa calcio anche da fermo, e mette in difficoltà il portiere del Verona con un tiro a giro da fuori area.
La gara finisce con un netto 2-0, partita mai in discussione, il valore tecnico tattico è uscito fuori in tutta la sua enorme differenza, chiaramente a favore dei capitolini, Lazio che aggancia il 4^ posto, ultimo utile per la champions, ma a -1 dalla Roma.
La lotta all’Europa che conta è tutta da giocare, punto su punto, con tanta voglia di abbattere ogni tipo di avversità che speriamo da oggi in poi siano messe alle spalle.
FORZA LAZIO SEMPRE, SOLI CONTRO TUTTI
PAURA MAI, AVANTI LAZIO