La vita a grandi linee, è un pò come un calcio di rigore: è inutile che ti fai prendere dalla paura di sbagliare, se hai il coraggio di calciare, in parte hai già vinto.
È meglio provare e fallire, facile sennò stare fermi, non prendersi la responsabilità e poi parlare.
Luiz Felipe, dallo scetticismo alla conferma, all’essere considerato da alcuni tifosi addirittura migliore di De Vrij.
Questo non si cancella, soprattutto per uno che fa di ruolo il difensore.
La neve, davanti la Curva Nord, un’occasione, l’ultima. Addosso la stanchezza e la pressione, tutti gli occhi sono puntati su di te.
Ti aggiusti il pallone, ti presenti sul dischetto.
Il più giovane tra gli undici in campo, non qualcuno più esperto, proprio Luiz che trova il coraggio lo stesso e calcia. Un unico stupido tiro fatto male, non può rovinare un’altra ottima prestazione. Sbagliare capita, lo hanno dimostrato Milinkovic e Leiva, capita sempre, anche ai grandissimi come Messi.
Un solo stupido calcio battuto male, non macchia la fiducia dei tifosi nel piccolo Ramos da Formello.
Soprattutto per il coraggio di sobbarcarsi la responsabilità così grande tra tutti quei giocatori più esperti. Piccolo, forse spaesato, che non aveva mai vissuto un momento così “ingombrante” nella sua carriera ancora acerba.
Il momento però arriverà, ci saranno tantissime occasioni “grandi” , ci saranno altri momenti cruciali.
È solo uno stupido tiro dal dischetto, per il nostro Ramos da Formello, un 10 al coraggio ricordando che di mestiere fa il difensore e si sa, non hanno la particolare propensione al gol.
Ne esiste uno che nonostante il ruolo in retroguardia segna lo stesso: Sergio Ramos. Il cognome c’è…manca qualche anno di esperienza, ma il cognome c’è…..