Tantissime polemiche: così si è chiuso il match alla Sardegna Arena che era iniziato con il ricordo commosso di Davide Astori da parte dei cagliaritani in un clima di unione e commozione. Purtroppo questa domenica è stata una ulteriore giornata rovinata dalla contestazione per il rigore mancato a favore della Lazio.

Immobile e Pavoletti entrambi caduti in area di rigore avversaria, ma il tiro dal dischetto è stato concesso dall’arbitro Guida solamente all’attaccante della compagine sarda.

L’episodio ha fatto sbottare Simone Inzaghi e tutto il popolo biancoceleste,  da Tare agli ex Ravanelli e Zoff, tanti i commenti anche degli addetti ai lavori come Cesari e Bergonzi che condannano la decisione.

In difesa dell’addetto alla cabina VAR, Gavillucci , è il responsabile degli arbitri Rizzoli, che sembra aver approvato la scelte prese giustificando le due diverse misure adottate nel caso di Immobile e quello di Pavoletti.

La spiegazione ce la fornisce il portale Sky:

Immobile:
è atterrato da un doppio contatto con Ceppitelli e Barella ma il fallo non è evidente e la sensazione di Guida, ovvero la simulazione dell’attaccante, può essere supportata dal Var.

Pavoletti:
lo stesso Guida interpreta male l’azione credendo che Luiz Felipe prenda posizione per proteggere il pallone e invece va contro l’attaccante, disinteressandosi della sfera.

Perché non è stato interpellato il VAR anche quando si è trattato della Lazio?

Per evitare le numerose interruzioni del gioco, si è scelto di ricorrere alla tecnologia solo in caso di falli ‘chiari ed evidenti’ e per Gavillucci l’entrata di Barella e il tocco di Ceppitelli non sono così ‘evidentemente’ fallosi.

Queste le spiegazioni fornite che, a mio parere, risuonano come la famosa “pezza” buttata lì per provare a tamponare le polemiche!

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