Nella gara contro il Torino, cari Giacomelli e Di Bello, avete fatto quello che volevate, non fu sanzionato il tocco di mano in area di rigore di Iago Falque e, successivamente, l’espulsione di Immobile per il contatto con Burdisso. Adesso è ora di rispondere dopo lo scandaloso arbitraggio costellato di decisioni scellerate.
Il Tempo ha rivelato alcune clamorose novità sulla vicenda appena stamattina.
L’operato dell’arbitro e dell’assistente Var verrà giudicato da un giudice del tribunale civile di Roma, nel corso di un processo che avrà inizio il prossimo giugno.
Come si è arrivati in tribunale?
I due direttori di gara hanno offerto “silenzio” davanti all’invito alla negoziazione assistita firmata dallo studio legale Previti, in nome di un gruppo di tifosi laziali.
L’ennesimo gesto di boria però, ha portato con se una conseguenza.
Sarebbe bastato leggere con attenzione, o forse capire che non era uno scherzo visto che nell’atto si chiedeva di risolvere la controversia per evitare di «adire l’autorità giudiziaria».
Non vi è stata alcuna risposta da parte dei due e così la legge farà la sua strada che avrà come prossima fermata il tribunale.
Le decisioni dei due arbitri avrebbero «alterato il regolare corso del gioco, causando frustrazione e rabbia derivanti dall’aver partecipato, inermi, all’ingiustizia penalizzazione della propria squadra»..