La Lazio cala il poker d’assi travolgendo il Salisburgo “redbull” che non ha le ali. A siglare due reti, i senatori in carica, cuore e polmoni dell’armata del piacentino, Luilic e Parolo, arriva poi in chiusura il solito Immobile, nel mezzo del cammin di nostra Europa però….
Inzaghi si gode la vista ed il compleanno, ma riavvolgendo un attimo il nastro, troviamo nella serata qualche piccola preoccupazione e cioè il momentaneo pareggio degli austriaci. Un colpo inatteso che aveca rischiato di spengere gli animi. Allora il mister capisce che c’è bisogno di un cambio di rotta, di una scintilla.
Dopo la zampata del capitano, la delizia di tacco offerta da Parolo… Qualcosa gira, ma non al meglio, va allora in scena l’instabilità.
Fa il suo ingresso lui: capelli folti, estro, fantasia, ecco il brasiliano ecco Felipe Anderson della divina provvidenza. Niente da dire contro Alberto me ne guardo bene, ma i due giocatori hanno stili completamente diversi.Con Luis “El Mago”, la Lazio è più equilibrata, più statica e pulita. Con Pipe invece diventa imprevedibile, capace di cambi di gioco repentini. Esprimere una preferenza tra i due non è facile, io preferisco il caos, ma ben venga anche l’ordine
Inzaghi ha saputo fare un cambio perfetto e finalmente Pipe ce la fa: segna una rete strepitosa. È proprio a questo punto che la Lazio si sveglia ed esce dal momentaneo torpore del pareggio. Si fa più aggressiva, inizia a macinare chilometri, a farsi sentire in area avversaria fin quando Immobile timbra il cartellino e sono 4!
4-2, ecco da dove ripartiranno a Salisburgo.
Passando per il centrocampo , troviamo un altro calciatore che ha conquistato tutti, quello che davvero non sbaglia mai: Lucas Leiva.
“Qui non si passa”… Ecco l’altro Made in Brazil. Fuoco agonistico, cuore, cattiveria ed anche classe. Biglia era più tecnico? No, Biglia giocava solamente in modo più “classico”. Leiva invece è quella marcia in più, quella spinta che, in meno di un anno, lo ha trasformato nel vero baluardo insostituibile.
Non a caso i maggiori quotidiani si sono espressi regalando a lui e Felipe una corona per due. I migliori in campo.
“Brazil la la la lala’ Brazil”…. Sangue brasiliano non mente mai! Anderson e Leiva il TOP !